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Alberto Vitucci
Alberghi diffusi, è allarme
30 Marzo 2008
Vivere a Venezia
Non bastava un PRG reso un colabrodo: adesso anche la Regione minaccia di trasformare le residenze in albergo. Dala Nuova Venezia, 30 marzo 2008

Allarme turismo. Con la nuova proposta di legge della giunta regionale anche le ultime difese per i residenti della città storica rischiano di essere travolte. Il nuovo disegno di legge sul turismo, firmato dall’assessore e vicepresidente della giunta Galan, il leghista Luca Zaia, prevede all’articolo 132 una norma che rischia di oncrinare per sempre l’equilibrio della città storica. Alberghi e affittacamere potranno infatti aprire «dipendenze» ovunque, anche al di fuori della norma dei cento metri prevista per il resto del Veneto, purché all’interno dello stesso sestiere. Ieri, presa visione della proposta, l’assessore alla Casa del Comune Mara Rumiz ha inviato una dura lettera al presidente della Regione Giancarlo Galan e al vicepresidente Luca Zaja. «Questa legge va in senso contrario alla politica di tutela della residenza scelta dal Comune», scrive la Rumiz, «e rischia di comprometterne il futuro. Siamo a disposizione per fornire all’amministrazione regionale tutti i chiarimenti di cui ci sia bisogno». Allegato alla lettera, l’assessore ha inviato anche l’ultimo studio dell’Osservatorio Casa in cui viene documentato come negli ultimi anni ci sia stata un’esplosione delle attività di affittacamere, pensione e hotel. E soprattutto come circa la metà di questi spazi siano stati sottratti alla residenza. Appartamenti «svuotati» degli inquilini, sfrattati e costretti a trovarsi alloggio in terraferma, dove i prezzi sono più bassi. E consegnati alla speculazione. Risultato, alberghi e affittacamere ovunque. Ma anche hotel con «dipendenze» nelle vicinanze. Adesso, invece di correggere il fenomeno, si allargano ulteriormente le maglie. Dopo un periodo in cui non sempre il Comune ha interpretato in senso restrittivo le norme già piuttosto carenti. «Meglio alberghi che l’Enichem o i vu’ cumprà», dice il leghista Alberto Mazzonetto, «il turismo è l’economia più importante della città, va bene così». Ma è una voce fuori dal coro.

Danilo Lunardelli, assessore al Turismo della Provincia, annuncia una prossima convocazione di un tavolo sul turismo. «Bisogna discutere delle possibilità di sviluppo del settore», dice, «ma a Venezia bisogna andare con calma. Certo non si possono togliere i vincoli proprio lì».

Del tema degli alberghi diffusi si parlerà anche martedì a Ca’ Farsetti, nel corso del vertice tra uffici comunali e Apt convocato dal sindaco Massimo Cacciari. «E’ la dimostrazione di come in tanti settori la città non abbia alcun potere decisionale», dice il verde Beppe Caccia. Ricordando come nei primi anni Novanta fu proprio una legge regionale a disciplinare il trasporto pubblico non di linea. Istituendo vincoli e normative che ancora oggi pesano sulla possibilità di modificare la mobilità acquea. In questo caso però i vincoli saranno tolti. «Un disastro», accusano i dirigenti di Italia Nostra, «questa città è stata stravolta. Invece di frenare lo sviluppo di alberghi e affittacamere si vuole consentire a tutti di farlo». La conseguenza sarebbe che il mercato delle case tornerebbe alle stelle. E la concorrenza delle grandi società che vogliono acquistare alberghi e dependance si farebbe pressante. I veneziani sarebbero cacciati, ammenocché non vivano di alberghi.

Insomma, siamo vicini a un punto di non ritorno. «Daremo battaglia», promettono in Comune, «e cercheremo di convincere chi ha scritto quel testo che si tratta di un grave errore». Ma la pressione delle lobby è forte. Si dice che un provvedimento del genere potrebbe rivelarsi presto anche una «sanatoria indiscriminata» nei confronti dei tanti esercizi abusivi: sono centinaia quelli sanzionati dalla Finanza e dall’Edilizia privata del Comune, con esposti in Procura. La proposta di legge comincerà nei prossimi giorni il suo iter in commissione.

In questo scritto di Luigi Scano le scelte che hanno permesso di rendere il PRG innocuo per chi vuole trasformare residenze in alberghi

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