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Paolo Conti
Aiuterò Asor Rosa a "salvare" Monticchiello
29 Maggio 2008
Beni culturali
Nell'intervista al neoministro Bondi alcune posizioni condivisibili, molta prudenza e sprazzi di cerchiobottismo. Dal Corriere della Sera, 29 maggio 2008 (m.p.g.)

Nell'intervista al neoministro Bondi alcune posizioni condivisibili, molta prudenza e sprazzi di cerchiobottismo. Dal Corriere della Sera , 29 maggio 2008 (m.p.g.)

Sandro Bondi è approdato al ministero fondato da Giovanni Spadolini. Ha cambiato stanza (addio a quella monumentale) ma ha confermato molti uomini che hanno lavorato con Urbani, Buttiglione e Rutelli (il capo di gabinetto Salvatore Nastasi, il capo dell'ufficio legislativo Mario Torsello).

Ministro, cominciamo dal paesaggio. Costruire ancora o procedere al riuso, come vogliono gli ambientalisti?

«La priorità è il recupero delle periferie degradate. Nelle città devastate si annidano fenomeni allarmanti di disagio sociale: la bruttezza genera mostri. Quindi: minor consumo di territorio e del poco verde ancora libero che assicura ossigeno alle città, priorità al recupero e al riuso delle aree già cementificate ma inutilizzate. Altrimenti le città si fondono in immense megalopoli indistinte. Il territorio in Italia è il bene scarso per eccellenza, e richiede un utilizzo attento, misurato e prudente. Questo non vuol dire che non si deve più costruire: evitiamo estremismi».

Un esempio concreto?

«Quello che Gianni Alemanno ha proposto per Roma: puntare sull'edilizia di riqualificazione, che rispetta l'identità della città e salvaguarda il verde. Nuove opportunità per l'ímprendítoria e l'edilizia, che troveranno nel recupero e nel restauro occasioni di sviluppo»

Mi può fare un esempio?

«Per esempio su Monticchiello e la difesa del paesaggio sono d'accordo con Alberto Asor Rosa. Anche se rifuggo da certe posizioni scandalistiche e vagamente ideologizzanti. Ma in una saggia applicazione del Codice dei Beni culturali c'è il giusto equilibrio tra sviluppo e tutela».

Pensa di parlarne con lui, di incontrarlo al ministero visto che presiede i Comitati di difesa del territorio toscano?

«Perché no? Volto volentieri. Farò tutto quello che può essere utile per difendere il nostro patrimonio. Asor Rosa ha rivolto critiche giuste all'amministrazione regionale toscana. E le stesse critiche io rivolgerò al presidente della Regione».

Apprezzava Asor Rosa già ai tempi di «Scrittori e popolo», cioè quando lei, ministro, militava nel Pci o preferisce l'ultima «versione» dello storico della letteratura?

«Per la verità ho sempre apprezzato Asor Rosa come storico della letteratura, attraverso l'imponente biblioteca di Storia della Letteratura pubblicata da Einaudi, anche se non sempre ho condiviso le sue predilezioni e scelte interpretative».

In quanto agli ecomostri?

«Al netto di certo sensazionalismo, ritengo giusta la battaglia per liberare i nostri paesaggi da brutture inaccettabili: i vecchi scheletri incompiuti che sfregiano coste e montagne devono essere abbattuti. Le norme esistono. Bisogna affinare gli strumenti operativi».

«Mai più condoni edilizi», disse Rutelli l'anno scorso per difendere il paesaggio. Condivide?

«Il condono, oltre che dannoso al territorio, ha dei costi gestionali elevati, anche se ne riconosco una necessità e utilità se pure limitata nel tempo e per via straordinaria. In ogni caso, la Corte costituzionale nel 2004 ha chiarito che un pezzo di competenza importante sul punto (tranne che per il profilo penale) è delle Regioni, non dello Stato».

Il suo portavoce Lino Jannuzzi rivela: «I registi di sinistra ora cercano Bondi, c'è curiosità...».Chi l'ha cercata?

«Posso confermare che c'è curiosità. Io non cerco palcoscenici. Desidero solo essere un interlocutore serio. E spero di essere giudicato dai fatti e dalla sincerità delle mie intenzioni».

I Beni culturali avranno un ruolo nell'audiovisivo?

«Dovremo far nascere iniziative comuni con la Rai e le aziende specializzate nell'audiovisivo per promuovere territorio e beni culturali con la promozione di un made in Italy del bello, della cultura e dell'arte. Anche fiction e cinema possono aiutarci in questo senso».

Luca Barbareschi ha polemizzato: «Perché Bondi ha reintegrato le 116 persone che Rutelli aveva tentato di assumere con la qualifica di dirigenti il giorno prima di lasciare i Beni culturali? Ci vuole una strategia comune del centrodestra».

«Non abbiamo preso decisioni. Forse si parla delle nomine della maggior parte dei soprintendenti di settore da parte del precedente governo in limine mortis, cioè dirigenti di ruolo dell'amministrazione e non di assunti. Molti loro contratti sono all'esame della Corte dei conti. Qualche rilievo c'è già stato e valuteremo con scrupolo e imparzialità le professionalità anche per correggere decisioni che sono sembrate alle volte affrettate e poco comprensibili. Spero si possa discutere con serenità e obiettività, e con uno stile misurato e costruttivo. Io sono pronto a farlo con tutti».

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