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"Ci sono voluti 63 anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta da oggi l’Italia ha una nuova legge urbanistica".

Così si espresso Maurizio Lupi, responsabile infrastrutture di Forza Italia, commentando il provvedimento che riforma la legge urbanistica del 1942. Lupi ha sottolineato che "si tratta di un passaggio storico: mai prima d’oggi la Camera era riuscita a varare un testo di riforma nonostante se ne discuta da oltre 20 anni. La parola passa ora al Senato, ma il clima di collaborazione con l’opposizione in cui il testo e’ nato pone le basi per andare avanti".

Nel menzionare gli aspetti innovativi della legge, Lupi ha ricordato che "innanzitutto, si tratta di una legge di principi che fa un concreto passo avanti dopo la riforma del Titolo V della Costituzione". Un testo, prosegue il deputato, "snello (solo 11 articoli) che definisce in maniera inequivocabile cos’e’ il governo del territorio riorganizzando le competenze tra Stato, Regione e Comune. E’ una legge che mira alla riqualificazione e al rilancio del territorio attraverso l’applicazione concreta del principio di sussidiarieta’ orizzontale e verticale" e che porta "finalmente ad una semplificazione amministrativa. Una vera e propria rivoluzione - conclude - per un settore che, da 63 anni, aspettava una svolta".

Dal sito di Forza Italia

Pasolini dell’Onda, Desideria; presidente Italia Nostra

Salzano, Edoardo; urbanista

De Lucia, Vezio; urbanista

Bevilacqua, Piero; storico dell’ambiente

Emiliani, Vittorio; giornalista

Pallottino, Gaia; segretario generale di Italia Nostra

Barbera, Giuseppe; docente di agraria Università di Palermo

Gisotti, Giuseppe; presidente della SIGGEA

Magnaghi, Alberto; docente dell'Università di Firenze

Canestrini, Francesco; consigliere nazionale di Italia Nostra

di Gennaro, Antonio; agronomo

Mazzanti, Raffaele; architetto

Ghio, Mario; urbanista

Corona, Gabriella; direttore de “I frutti di Demetra”

Calzolari, Vittoria, urbanista

Luciani, Domenico, architetto

Stoppiello, Assunta; archeologo

Lugli,Francesca; archeologo

Taschini, Franco; Coord. Uilpd-Bac

Barbera, Mariarosa; archeologo Direttore

Micella, Marisa; Storico Dell’arte

Zapattini, Annalisa; archeologo

Ghini,Giuseppina, Direttore archeologo

Alvino,Giovanna, Direttore archeologo

Mazzanti, Raffaele; architetto

Frisch, Georg Josef; architetto

Scoppetta,Cecilia; architetto

Guccione,Matteo; Paesaggista

Mannocci,Roberto; architetto

Leone, Manfredi; architetto

Foschi, Marina; architetto

Marini, Laura; Insegnante

Mastrangelo, Virna; architetto Paesaggista

Castelli, Piero; architetto

Jesu, Lucio; Chimico

Podestà, Valentino; urbanista

Giannone, Giovanni; Dipendente Comune Palermo

Valiante,Maria Teresa; Pensionata

Botti, Federico; agronomo

Taverna, Domenico; Ingegnere

De Vito, Giuliana; architetto Regione Lazio

Bonetti, Claudio

Foresta, Laura; Funzionario Min. Bb.Cc.

Cesi, AdeleFunzionario Min. Bb.Cc.

Olivieri Massimo,

Di Leo,Raffaella

Di Monaco, Paolo; Libero professionista

Tantillo, Caterina,

Di Brina, Maria Antonietta; Dip. Sovraintendenza Di Roma

Tronca, Pietro; Dip. Mibac

Pizzo, Massimiliano; Studente Architettura

Pirozzolo, Tilde; studentessa architettura

Osio, Arturo

Corsini, Maria Grazia; Docente Architettura

Citti, Sara; architetto

Testana, Carlo; architetto

Marini, Antonella universita’ L’aquila

Scipioni, Angelo; Insegnante

Di Glulio, Alessio, Ilex Sas

Brancucci, Gerardo; prof. universita’

Castellano, Anna Maria; bologa

Maina, Giovanni ; architetto

Riccardi, Luigi; formatore

Furlani, Alessandra; agronomo

Camiz, Alessandro; architetto

Schivazappa, Emiliano, giurista

Priore, Riccardo; giurista del paesaggio

Pivo, Giovanni; agronomo

Agnoletti, Mauro; prof. universita’

Berdini, Paolo, urbanista

Guarrera, Luigi; giornalista

Romeo, Maria; Mipaf

Staccioli,Sara; storico arte Mibac

Amendola, Gianfranco; magistrato

Panaiotti, Maria Letizia; Italia Nostra

Pozzoli, Dante; Italia Nostra

Salvatore, Ciaravino; Italia Nostra

Lo Savio, Giovanni; Italia Nostra

Bettinelli, Rossana; Italia Nostra

Parolini, Cecilia; archeologo

Leone, Giorgia; archeologo

Gianni, Silvia; archeologo

Coccia, Marta; archeologo

Tocci, Michela; Storico dell’arte

Lo Russo,Rosa; Storico dell’arte

Cosentino, Rita; direttore

Dolciotti, Anna Maria; archeologo

Rocco, Giuliana; soprintendente Beni Archeologici

Migliari, Ugo

Cervellati, Pier Luigi; professore ordinario di urbanistica

Russo, Mario; archeologo

Gabriele, Giovanni; Italia Nostra

La Monica, Denise; Lab. int. ricerca, gestione e progettazione per il patrimonio culturale

Grassi, Paolo

Iaccarino, Maria Rosaria

Antonetti, Giancarlo

Antonetti, Renato

Antonetti, Giovanni

Teani, Mauro; Italia Nostra

Quaranta, Gustavo; Ingegnere

Liguori,Teresa; giornalista

Macri’, Salvatore; architetto

Pazzagli, Rossano

Guarino, Giorgia; urbanista

Bambara, Girolamo; Italia Nostra

Villa,Floriano

Rozzi, Renato; urbanista

Ferretti, Piero; architetto

Verlato, Antonio; Italia Nostra

Tesini, Federica; Italia Nostra

Zucconi, Massimo

Valsecchi, Alessio; Impiegato

Malacarne, Andrea; architetto

Fatarella, Stefano; funzionario urbanista pubblico

Gibelli, Maria Cristina; docente universitario

Predonzan, Dario; responsabile settore territorio WWF Friuli Venezia Giulia

Brenna, Sergio; docente di Fondamenti di urbanistica - Politecnico di Milano

Bottini, Fabrizio; studente

Martino, Fausto; architetto (già assessore urbanistica di Salerno)

Lironi , Sergio; architetto

Materazzi, Francesca; architetto

Caserta, Sergio; consigliere della Provincia di Bologna, dirigente d'azienda

Baffoni, Ella (Maria Gabriella); giornalista

Martino, Armando; tutor Laboratorio di analisi delle trasformazioni del paesaggio agrario Politecnico di Milano

Sabelli, Rodolfo ; architetto, (già assessore all’urbanistica Comune di Eboli)

Cecchini, Arnaldo "Bibo"; professore straordinario di Tecniche Urbanistiche, ; Università di Sassari

Berlingò, Irene; presidente Assotecnici

Longo, Luigi; urbanista

Scano, Luigi; segretario generale Polis

Rina, Eduardo; docente di Diritto e economia. consigliere comunale di Conegliano. Membro del comitato direttivo nazionale dell'ANCI- Coordinatore provinciale di Italia dei valori di Treviso

Carlini, Carla Maria; funzionario pubblico

Vettoretto, Luciano; direttore del corso di laurea in Scienze della pianificazione urbanistica e territoriale, ; Università Iuav di Venezia

Samuel, Christian; consulente informatico

Marchetta, Manlio; professore associato di urbanistica; Università di Firenze

Macchi, Silvia; professore associato di urbanistica all’Università di Roma La Sapienza

Scandurra, Enzo; professore ordinario di urbanistica all’Università di Roma La Sapienza

Ciccone, Filippo; professore associato di urbanistica all’Università di Cosenza

Paoletti, Riccardo; avvocato (già ass. all’urbanistica di Imola)

Ravaioli, Carla; giornalista e saggista

Simonetta Melani;

Frasca, Simone; illustratore

Guermandi, Maria Pia; docente all’università di Pavia, dirigente IBC Emilia Romagna

Zambrini, Antonio; farmacista-erborista

Bellucci, Patrizia; professore associato, Università di Firenze resp.laboratorio di linguistica giudiziaria

Roggio, Sandro; architetto

Baioni, Mauro; urbanista

Radicioni, Raffaele; architetto

Bruschi, Carlo; presidente Associazione italiana architettura del paesaggio

Indovina, Francesco; professore ordinario di urbanistica Università IUAV di Venezia

Gambino, Roberto; professore ordinario di urbanistica Politecnico di Torino

Tutino, Alessandro; architetto. già presidente dell’INU

Meneghetti,Lodovico; Politecnico di MilanoChiezzi, Pino; consigliere regionale Piemonte

Poggioli, Fabio; assessore all'urbanistica del Comune di Ravenna

De Biasio Calimani, Luisa; architetto

Schiavo, Flavia; architetto, Università di Palermo

D'Agostino, Roberto; assessore alla Pianificazione strategica e ai progetti Urbani - Venezia

Cannarozzo, Teresa; professore ordinario di urbanistica dell’Università di Palermo

Giura Longo, Tommaso; professore ordinario di progettazione architettonica Università Roma3

Francalanci, Ernesto L.;

Soldi, Gianluca; Quadro direttivo

Cannata, Pietro Giuliano; segretario generale Autorità di bacino Sarno

Iannello, Carlo ; funzionario

Cembalo, Fabrizio; agronomo

di Gennaro, Carlo; musicista

Liotti,Guido ; facilitatore processi di pianificazione partecipata - WWF

Nappi, Raffaeli; architetto pianificazione ambientale

DeStefano, Paolo; architetto

Tatafiore, Marco; architetto

Landolfo, Luca; rappresentante

Escalona, Francesco; architetto

Volpe, Simonetta; architetto

Bellofatto, Fabia; agronomo

Manna, Pietro; agronomo

Calabrese, Alberto; architetto

Travaglini, Laura; architetto

Vingiani, Simona; geologa

Cosenza, Giovanni; architetto

Napoletano, Paola; geologa

Trisorio, Paola; architetto

Lafratta, Rocco; geologo

Benevelli, Rossana; achitetto

Cuomo,Francesco; funzionari servizi culturali Regione Campania e docente universitario

Bertolotto, Luciano; pensionato

Bianchi, Flavia; responsabile urbanistica Legambiente Piemonte

Malacrino Claudio; architetto, socio effettivo INU Piemonte

Paradisi, Maurizio; tecnico infrastrutture

Camagni Roberto, professore ordinario di Economia urbana, PoliMi

Sacerdoti, Michele; membro delle Commissioni Edilizie dei Consigli di Circoscrizione 1,2,3 del Comune di Milano

Fioravanti, Marta; Architetto

Fioravanti, Marta; Architetto

Lazzaroni, Lucia; Funzionario pubblico

Bonomi, Antonio; architetto, consigliere comunale di Calderara di Reno

Raminella, Elisabetta; studentessa

Bazzoli, Maria; pensionata

Folli, Giovanni giornalista

Chiarante, Giuseppe; senatore (già presidente del Comitato nazionale per i beni culturali)

Tamburini, Giulio; docente universitario

Bilotta, Giuliana; architetto (dipendente pubblico)

Giannì, Roberto; dirigente Dipartimento pianificazione urbanistica Comune di Napoli

Dal Piaz, Alessandro; Professore straordinario di urbanistca, Università Federico II di Napoli

Blecic, Ivan; ricercatore universitario

Bettio, Alessandro; Architetto

Milano, Dario

Braccini, Fabrizio

Zentile, Guido

Marrocco, Anna Maria

Fioravanti, Marta; architetto

Attardi, Raffaele; già Sindaco di Sorrento

Tognoni, Elena; architetto

Valecic, Dusana; architetto

Palermo, Giuseppe; architetto

Poschi Meuron, Luca

Bevilacqua, Valeria

Daima, Eleonora Rossella

Panella, Giovanni Emanuele; giornalista

Pierfederici, Graziella; ;Consigliera Provinciale di Livorno gruppo Rifondazione Comunista,

Landsberger, Martina, architetto

Consonni, Giancarlo, ordinario di urbanistica

Tonon, Graziella, straordinario di Urbanistica

Rizzi, Sergio; architetto, consulente WWF per l'Isola d'Elba

Rossari, Augusto; Professore di Storia dell'architettura, Dip. di Progettazione dell'architettura PoliMi

Barban, Paola, architetto

Siniscalchi, Claudio; ambientalista (già Presidente Legambiente Trieste)

Tognoni, Elena; architetto

Palermo, Giuseppe; architetto

Terrasi, Rene’; Impiegato C.I.

Trombi, Celestino; Pensionato

Tomei, Fabio; Ingegnere

Casentino, Giovanna; Universitaria

Crivellari, Roberto; Operaio

Tra Bi, Maxime; Operaio

Ardizio, Claudio; Ingegnere

Vallino, Guido; Urbanista

Carabelli, Anna; Docente Universitaria

Pozzato, Bruno; Sindacalista .

Zocchi, Pier Alfonso Pensionato

Cattani, Osvaldo; Dir Coop Sociale.

Signorelli, ..; Consigliera Quartiere

Callea, Maria Pia; . Operatrice Culturale

Chiarino, Ferruccio; Prom. Finanziario

Pedicone, Lorenzo; Libero Professionista

Ferrarsi, Lucia; Architetto

Colombo, Paolo; Architetto

Raimondi, Angelo; Architetto

Gambini, Laura; Architetto

Pegno, Guido; Architetto

Migliaretti, Marco;

Pacelli, Alberto; Coord. Ass. Idee Di Futuro

Pangaro, Rocco; urbanista,

Mazzette Antonietta; ordinario di Sociologia Urbana, Università di Sassari,

Dino, Giovannini; Docente Universitario

Sembrano, Felicia; architetto Funzionario ufficio urbanistica Provincia di Napoli

Zito, Vincenzo; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per le Tecnologie della Costruzione - Sezione di Bari

Ferrari, Antonella; architetto

Plata, Marco; architetto, Presidente Ordine Architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori province di Novara

Moraca, Mario; architetto dirigente Dipartimento pianificaz. urbanistica Comune di Napoli

Greppi, Claudio; docente di Geografia, Università di Siena

Russo, Saverio; docente di Storia moderna, Università di Foggia

Barbagli, Massimo; docente di Economia ed estimo territoriale

Cellamare, Carlo; professore associato

Rauszer, Patrice; architecte

Sergas, Paolo; architetto case popolari

Tortolini, Matteo; Assessore Urbanistica del Comune di Piombino

Mura,Gianni; ingegnere libero professionista

Palmieri, Walter; Ricercatore CNR ISSM Napoli

Cau, Francesca; architetto

Di Domenico, Alfonso; studente in Pianificazone

Janni, Leandro A.

Celenza, Michele

Pedri, Silvia

Debernardi, Paolo

Mungo-Buffaut, Liliale

Olivero, Michela

Gandolfi, Claudio

Marranci, Stefano

Iodice, Enzo

Macuzzi, Alessandro

De Marchi, Emilia; Architetto

Cardano, Anna; Insegnante

Gatti, Valentina; Avvocato

Gregis, Paola; Ambientalista

Del Savio, Giovanna; Sindacalista

Pizzo, Renzo; Impiegato

Fiocchi, Massimo Universitario

Rossi Doria, Bernardo; professore ordinario di Urbanistica Università di Palermo

Camerlingo, Elena; urbanista, dirigente Comune di Napoli

Tozzi, Valerio; avvocato, docente Università di Salerno

Bonardo, Vanda; Presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

Madau, Marcello; archeologo, docente di beni culturali e ambientali (Accademia di Belle Arti di Sassari)

Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Como

Boucher, Frédérique; Urbaniste, Bruxelles,

Girardi, Franco ; urbanista

Viviani, Silvia; urbanista

Zanazzo, Marina; archivista storica

Nicoletti, Francesco Paolo; geologo

Serra, Daniela; Ingegnere , funzionario MiBAC

Fumagalli, Roberto; Candidato alle elezioni Regionali della Lombardia nella Circoscrizione di Lecco come indipendente nella lista di Rifondazione Comunista

Bodrato, Carla; architetto

Carpano, Ida; architetto

Lucco Borlera, Pier Giorgio; architetto

Sutto, Riccardo;architetto

Gandolfi, Cinzia; architetto Regione Toscana,

Ferrara, Guido; ordinario di Architettura del paesaggio Universita' di Firenze,

Campioni Ferrara, Giuliana; presidente Federazione associazioni professionali ambiente e paesaggio

De Luca, Giuseppe, professore associato di Urbanistica

Cristiano, Massimo; ingegnere

De Tullio, Gianfranco; ingegnere

Soda, Giovanni; ingegnere

Turroni, Sauro; senatore

Agnesa, Gianni ingegnere

Carfi' Daniela - architetto - patente di guida n. RG2054074K

Agnelli Luca Biologo

Bozzoni Samuela medico

Lucini Gianni giornalista

Colella Garofalo Igino dirigente industria

Costa Cecilia Universitaria

Tait Claudio consulente formazione

Gulli’ Nicola funzionario trenitalia patente

Bossi Ornella grafica

Ginammi Bruna fotografa

Salzano, Francesco; Impiegato

Sanna, Rino consulente

Agazzi, Emilia, Architetto

Boldo. Alessandro, architetto,

Salzano, Maria, Architetto

Porta, Franco ( progettista solare)

Figura, Domenico.

Rossi, Carla; geometra

Scalia, Lorenza; architetto

Cofano, Vita Maria Rosaria Architetto

Ferraresi, Maddalena architetto,

Rinaldini, Antonio Architetto

Clemente, Marino Perito Meccanico, Assistente Tecnico nella Scuola

Pretto, Giuseppe Cicloambientalista

Angiulli, Anna Studente

Bellagamba, Piergiorgio urbanista,

Cabinato, Lorenza Architetto

Steri, Emanuela Impiegata

Merletto, Vittorio

de Crecchio, Michele

Gabriele, Giovanni

Mondello, Antonia

Sgura, Marcella

Rui, Irene

Tomasella, Paola

Mignoni, Severino

Malni, Marta

Grillo, Francesco Paolo

Merletto, Gerardo; Docente di Economia dei trasporti, Politecnico di Milano, Università di Roma - Tor Vergata

Paretti, Marco; Impiegato

Rossini, Elena; architetto

Salvetti, Tiziana; architetto

Valente, Luigi; architetto

Damiani, Piero, libero professionista,

Bonomi, Camilla, impiegata

Balconi, Annamaria, libero professionista,

Abaterusso, Alessandro, architetto

Manconi, Piero assessore ambiente provicia di Lucca

Burani, Stefano, architetto libero professionista,

Cavina, Andrea;

Talone, Antonio;

Giaretta, Gabriella; insegnante;

Puppini, Chiara, insegnante;

Zulian, Annabella; impiegata;

Palazzi, Antonella; bibliotecaria;

Rubini, Carlo; insegnante,

Dussin, Paola; insegnante;

Connolly, Mary; insegnante;

Cavasin, Carolina; impiegata; CI AH 8235949

Di Sopra, Maria Maddalena; grafica;

Di Sopra, Entico,

Bullo, Carlo;

Salvardi, Laura;

Girotto, Renata;

Zago, Nicoletta;

Poropaz, Francesca;

Baruffali, Marina;

Pattaro, Francesca;

Serio, Dario;

Zamboni, Carla;

Crivellari, Cinzia;

Martinello, Luigi;

Cacciari, Paolo; giornalista;

Rizzi, Laura; funzionario PA,

Bandini, Ornella; insegnante;

Ravanne, Fabio; insegnante;

Trevisan, Gianni; pensionato;

Pesci, Teresa; pensionata,

Padovani, Graziella; consulente;

Baroni, Luisa; impiegata;

Della Bella, Giulia; pensionata;

Benedet, Bianca; pensionata;

Vallin, Daniela; traduttrice Unisco;

Scarpa, Cristiana; istr. direttivo PA;

Caramelli, Eliana; consulente;

Memo, Caterina; impiegata;

Scarpa, Silvia; impiegata.

Sassari, 14 marzo 2005 - Ricevo il programma di un seminario a cura della Fondazione Giovanni Astengo sulla perequazione urbanistica tra teoria e pratiche. Te lo invio perché tu possa apprezzare non tanto gli argomenti delle lezioni che ripropongono uno schema noto. Quanto il senso che si attribuisce al seminario in questa temperie, tra perequazione urbanistica e legge Lupi. Nella presentazione si afferma che la perequazione è uno dei contenuti essenziali della proposta di legge all'esame della Camera dopo il dibattito in Commissione VIII (?). E il pronostico è che, per le ampie convergenze politiche, l'approvazione delle legge Lupi possa essere rapida.

Non so quanto sia fondata l' opinione sui tempi -quattro salti in padella, ma ciò che colpisce è che si dia per scontato che il governo del territorio debba evolvere secondo l'idea che nelle pagine di questo sito è stata definita sconveniente per i cittadini e vantaggiosa per la rendita. Nessun dubbio, proprio nessun dubbio da parte della Fondazione che mi pare esprima un'altra molto ma molto distante convinzione.

Alle "ampie convergenze politiche" l'INU ha certamente contribuito. A me stupisce un po' che la Fondazione Astengo aderisca così totalmente all'attuale linea del gruppo dirigente dell'INU. Scopro che, nonostante le mie dimissioni dall'INU, io sono ancora membro del Comitato scientifico della Fondazione, e provvedo immediatamente a dimettermi. Qui sotto il programma del seminario e la mia lettera di dimissioni

Governo del territorio, il Consiglio provinciale a maggioranza contesta

il progetto di legge presentato

dall’onorevole Maurizio Lupi di Forza Italia

Il progetto di legge “principi in materia di governo del territorio”, in discussione alla Camera dei deputati in questi giorni, appare potenzialmente in contrasto con alcuni articoli della Costituzione italiana. È quanto afferma un ordine del giorno presentato da Verdi, PdCi, Rc, Margherita e Ds e approvato ieri dal Consiglio provinciale con 18 voti favorevoli (Ds, Margherita, Verdi, Rc, PdCi) e 3 contrari (An e FI). Il progetto di legge, sostiene il documento, “indebolisce il principio di governo pubblico del territorio che rappresenta una delle principali conquiste del pensiero liberale e accomuna tutti i paesi sviluppati”.

Gli articoli della Costituzione che, secondo il documento, vengono messi in discussione dal progetto di legge sono, in particolare, l’art.9 “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione”; l’art.117 (lettera s), lo Stato ha legislazione in materia di “Tutela dell’ambiente dell’ecosistema, dei beni culturali”; l’art. 118 “Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidarietà, differenziazione ed adeguatezza”.

L’odg ritiene il progetto di legge un “atto di abdicazione rispetto ai poteri e ai compiti degli enti territoriali a rappresentanza generale, così come sanciti dalla Costituzione della Repubblica e dalle vigenti leggi dello Stato; un passo indietro rispetto al ruolo delle Province in materia di pianificazione e governo del territorio, che contraddice il decreto legislativo 267 del 2000, che ha affidato alle Province, attraverso la legge regionale, l’approvazione e l’adozione del Ptcp; un palese attacco al paesaggio italiano e ai suoi valori; una pericolosa e incontrollata apertura alle logiche di mercato, con il rischio che queste prevalgano sui diritti di cittadinanza e l’interesse generale”. Pertanto, il documento invita innanzitutto il Parlamento a tenere conto di queste osservazioni e ad adottare le modifiche necessarie e la Regione a non abbassare la guardia in tema di governo del territorio e tutela del paesaggio”.

Il Consiglio comunale di Casalecchio al Reno “ritiene il Progetto di Legge Princìpi in materia di governo del territorio un atto di aggressione verso i poteri e i compiti degli enti territoriali a rappresentanza generale, così come sanciti dalla Costituzione della Repubblica e dalle vigenti Leggi dello Stato; una pericolosa e inaccettabile apertura alla negoziazione di diritti di cittadinanza con le logiche di mercato; una palese attacco al Paesaggio italiano e ai suoi valori” valuta “che il Progetto di Legge Princìpi in materia di governo del territorio risulta essere dirompente sotto tutti i profili: ambientale, sociale, culturale e politico” e di conseguenza “esprime la più netta contrarietà”

Chers amis,

L’attitude pour l’essentiel favorable de l’Inu dans les débats concernant la mise en chantier de la loi pour l’aménagement du territoire abordée le 7 février à l’Assemblée, a créé un obstacle déterminant au combat de la minorité hostile à ce projet. C’est ce que m’ont affirmé des parlementaires dignes de foi de la DS, comme il en était du reste évident à la lecture des comptes-rendus, qu’ils soient de source parlementaire ou provenant de l’Inu.

L’Institut national de l’Urbanisme, dont je m’honore d’avoir été le Président pendant dix années, s’est sali d’une façon qui me paraît très grave. Il a donné son aval à une loi qui annule soixante années de lutte incessante pour un urbanisme moderne et européen, fondé sur le rôle essentiel d’une administration publique, sur la prévalence des intérêts collectifs, sur le rapport étroit entre la planification du territoire et la tutelle du paysage, et sur la reconnaissance du droit de tous les citoyens de la république à des services et des espaces verts. Ce sont des principes que l’Inu a défendu pendant des dizaines d’années, proposant pour les atteindre des instruments appropriés, et obtenant quelques résultats.

Je me rends parfaitement compte que l’appui de l’Inu à la pire loi urbanistique imaginable n’est que l’élément le plus marquant d’un silence bien plus général concernant les fondements de l’Urbanisme.

Un silence assourdissant du milieu académique (au sein duquel il semble que les principes fondamentaux des politiques publiques de transformation des territoires soient devenus une des options que l’on peut choisir, et où toute l’attention est désormais consacrée aux techniques de péréquation, d’évaluation, et de négociation qui ont remplacé la connaissance nécessaire des aspects structuraux de l’urbanisme).

Mais aussi un silence peut-être moins injustifiable, mais plus préoccupant dans le domaine politique, là où le lien entre la planification urbaine, la pratique de la démocratie, et les conditions de vie des citoyens s’est perdu. À telle enseigne que désormais on affirme que l’urbanisme est une question sectorielle, réservée aux seules compétences des urbanistes professionnels.

Et c’est un silence qui s’étend ensuite au champ de la culture, aux autres savoirs, sourds hier comme aujourd’hui aux fondements d’une politique publique de transformation du territoire.

Je ne sais pas quel écho rencontrera dans votre intelligence ce que j’écris. Et je ne sais pas si vous partagez ma préoccupation au sujet de la loi qui est en cours d’approbation. Si vous ne la connaissez pas, je vous invite à lire l’appel «Halte à la loi Lupi», que je m’emploie à diffuser. Si vous êtes d’accord avec l’appréciation qu’il exprime, après l’avoir lu, vous pourrez envoyer votre adhésion à cet appel, à moi-même : eddyburg@tin.it

Edoardo Salzano (trad. de Patrice Rauszer)

Sono assessore al territorio nel Comune di Monza, nel direttivo anche

dell'INU Lombardia, aderisco all'appello contro la legge Lupi per più

motivi.

Uno è il fatto che la legge non ha come obiettivo il rapoporto diritti dei

cittadini e strumenti di pianificazione ma il rapporto tra decisioni

pubbliche e interessi immobiliari. Questo rapporto è comunque importante nella gestione di una città, e' strumento anche di negoziazione,al fine di ricadute pubbliche degli investimenti economici,ma non tale da deformare obiettivi civili più generali e di attenzione ambientale e di dunzionalità

urbanistica.

Due è che i problemi della città e del territorio non possono essere affrontati solo dalla ricaduta dell'uso di risorse immobiliari. Altro modo è

di connettere la capacità imprenditoriale finanziaria , ad esempio con

project financing, o altre forme piuttosto che subordinare l'organizzazione della città alle risorse immobiliari e ad un gioco del tutto casuale e non programmato.Ad esempio non possono essere affrontati i problemi emergenti di funzionalità della Città, ad esempio l'organizzazione della mobilità, o quelli ambientali come la qualità delle acque e dell'aria, spesso nemmeno quelle della casa a ceti sempre più declassati nell'uso economico della città e del suo mercato.Si scaricherà così, come nei decenni del dopoguerra, sulla economia pubblica, le conseguenze delle trasformazioni. Conseguenze

che ovviamente non potranno essere risolte.

Tre, non vengono garantiti dallo Stato i limiti a cui riferirsi per la

formazione dei Piani lasciandoli alla libera contrzione. Come se lo stato si lavasse le mani di fronte ai diritti dei cittadini. Sembra di tornare

indietro di mezzo secolo alla battaglia urbanistica degli Standards degli

anni '60. E' vero che ci vogliono nuovi tipi di standard ma non certo che

debbano sparire e lasciati alla volontà di qualche obiettivo elettorale

momentaneo o al massimo quiqiennale.

Quattro, la Perequazione, nuovo mito che nasconde scelte sovente

inconfessabili, non è visto come strumento per raggiungere fini di corretta pianificazione ma come fine a se stesso di indennità generalizzata sul territorio. E' un concetto che si scontra con la normale concezione liberale della economia e non solo con principi di corretta programmazione in funzione dei valori posizionali del territorio. Prferirei un attenta valutazione del diritto a corrette indennità in funzione dei vincoli e delle,scelte di pianificazione a fini pubblici.

Non dico altro, per ora rimarcando che si mette mano alla compromissione di diritti fondamentali costi molto di impegno civile, sociale e culturale di quasi un secolo. Bene cambiare ma se in peggio non conviene.

La Chambre des députés [italienne] s’apprête à voter la réforme de l’aménagement du territoire, par un texte approuvé par la VIII ème Commission parlementaire. Ce texte, en grande partie dû au Rapporteur de cette Commission, le député Lupi, abroge le principe même de l’aménagement public du territoire. Il illustre une des conquêtes principales de la pensée libérale qui a touché tous les pays développés, et annule les résultats d’avancées de civilisation et de bien-être en ce qui concerne l’urbanisme et la gouvernance des territoires, obtenues ce dernier demi-siècle grâce aux forces sociales, politiques et culturelles italiennes.

Le projet de loi remplace l’expression «les actions des autorités» (l’action publique), c’est-à-dire l’activité publique normale de planification, par «les actions de négociation avec les parties intéressées». Le rapport justificatif de la loi spécifie que les parties intéressées ne sont pas – comme on pourrait le souhaiter – l’ensemble des citoyens qui ont le droit de bénéficier d’un milieu urbain agréable et salubre, mais au contraire le cercle restreint des acteurs économiques. Un droit collectif est donc remplacé par une somme d’intérêts particuliers, parmi lesquels domine les intérêts immobiliers. Les lieux de la vie commune, la ville et le territoire sont confiés à ce qui arrange le marché.

Le projet de loi supprime l’obligation de réserver des superficies déterminées aux besoins en espaces verts, en services collectifs (écoles, santé, sport, culture, loisirs) et en espaces de vie commune des citoyens, obtenus il y a des dizaines d’années grâce à un engagement massif des organisations culturelles, et syndicales, du mouvement associatif et féministe, et des forces politiques attentives aux exigences de la société. Les normes urbanistiques sont en fait remplacées par la recommandation suivante : «garantir d’une façon ou d’une autre un niveau minimum» d’équipements et de services «y compris avec le concours de personnes privées». L’obligation de respect quantitatif des normes urbanistiques est déjà un fait dans les communes où une planification urbaine adéquate est un acquit consolidé, mais est un objectif encore très éloigné dans de très nombreuses villes italiennes.

Le projet de loi supprime la tutelle du paysage et des monuments historiques du champ de la planification des villes et du territoire. En contradiction avec une famille de pensée qui, depuis plus d’un demi-siècle s’efforçait, grâce à la planification, d’intégrer en une vision publique unique, les divers aspects et intérêts répartis sur le territoire ; en contradiction avec les orientations culturelles et législatives successives, les paysages et les transformations du territoire sont séparées, soumises à des lois différentes, à des personnes différentes, à des instruments différents. Il n’y a pas de doute sur à qui reviendra le dernier mot en cas de conflit : certainement pas à ceux qui représentent les musées et le «Bel Paese», mais bien à ceux qui investissent, qui occupent, qui transforment, aux «malades du béton armé», qu’ils soient publics ou privés.

Nous nous sommes borné à souligner les aspects les plus négatifs du projet de loi, ceux qui nous semblent suffisants pour exprimer un jugement préoccupé et sévère : préoccupé en ce qui concerne les effets d’une telle loi, sévère non seulement à l’encontre de ceux qui l’ont proposé, mais aussi à l’encontre de ceux qui ne l’ont pas contestée.

Le silence de la presse est grave.

L’attitude «minimaliste» des groupes parlementaires de l’opposition est grave. Dans le meilleur des cas, ceux-ci se sont bornés à présenter des petits amendements et à exprimer un désaccord partiel devant un projet à orientation radicalement destructrice.

Le silence des partis politiques est grave. Ceux-ci vont se présenter à nouveau aux élections sans avoir exprimé avec clarté leurs positions (encore moins leurs décisions), face à un projet aussi lourd de conséquences pour l’avenir du pays, pour les conditions de vie de ses habitants, et pour le destin même de la démocratie.

De Bourgogne, 19 février 2005 - Caro Eddy, Je me suis essayé à traduire le texte de l'appel contre le projet de loi Lupi. Je pense qu'il faut lui donner une autre dimension que simplement italienne.

Que penses-tu de signatures françaises en nombre (?). Si ça te paraît intéressant.

1 Pourrais-tu réviser et corriger ma traduction. (en particulier j'ai traduit governo del territorio par aménagement du territoire) Quid ?

2 Lire la lettre que je pourrai envoyer à une centaine de personnes plus ou moins dans les milieux urba.

3 En réponse à ceux qui ne voudrait pas «internationaliser» ce dossier, je réponds par avance qu'il ne faut pas laisser à nos ennemis l'exclusivité du transfrontalier.

4 Si tu as le temps, peut tu me faire un petit briefing, en particulier sur le silence du Pci, du manifesto, et des gauchistes. Perché?

Caro Patrice, ti ringrazio molto della tua iniziativa, e inserisco qui sotto la lettera che invierai agli urbanisti francesi.

A proposito della domanda che mi fai. Il PCI non c’è più. La maggioranza dei suoi quadri milita del partito dei DS, la cui attuale leadership si è lasciata conquistare da molte parole d’ordine della destra, e si preoccupa più di raccogliere consensi (al centro) che di affrontare i temi reali, e scomodi del futuro del Paese. Per di più l’urbanistica è fuori dai suoi interessi, mentre è molto interessata a uno “sviluppo” ad ogni costo (un limite di gran parte della sinistra, d’altronde). A questo aggiungi che gli alleati maggiori dei DS, il partito di centro Margherita (Rutelli), aveva presentato una proposta di ispirazione liberista molto vicina alle proposte della destra, e che queste sono state appoggiate dalla collaborazione di una parte dell’urbanistica ufficiale (l’Istituto nazionale di urbanistica) e dal silenzio distratto dell’urbanistica universitaria, e comprenderai come ogni aiuto per contrastare la Legge Lupi sia essenziale. Anche per tentare di svegliare la nostra sinistra, e magari anche chi, nelle altre componenti dello schieramento politico, riescano a comprendere che lasciar mano libera alla speculazione immobiliare e al privatismo nell’aménagement du territoire è un danno per tutti, e non solo per le istanze di sinistra.

La lettera di ai suoi amici francesi

Chers amis et camarades,

Il paraît que nous vivons dans une Europe tournée vers l’avenir. Et que du cap Nord à Gibraltar, et de Dublin à Byalystok (et bientôt Kiev ?), nous sommes citoyens d’une même patrie.

Et pourtant, nous ne savons rien de ce qui se passe vraiment, même dans les pays (encore) frontaliers.

Dans la pays transalpin qui a inventé la civiltà, un mauvais coup se prépare. Un de plus, me direz-vous.

Mais si vous recevez ce message, c’est que l’aménagement du territoire vous intéresse, et que vous en mesurez l’importance.

Sua Emittenza, le Cavaliere Berlusconi, et ses affidés détruisent avec alacrité tout vestige d’organisation collective.

Le projet de loi Lupi dont il est question dans l’appel ci-joint vise à démanteler l’aménagement du territoire au profit de tous. Ne doutez pas que s’il réussit, il ne se passera pas longtemps avant qu’un tel projet ne soit présenté en France, vêtu des oripeaux de la modernité, et de la réforme.

Alors, si une signature de plus peut aider au rejet du projet de loi Lupi, signez. Et diffusez.

Profitez-en pour aller sur le site eddyburg.it vous tenir au courant

gauchistes. Perché?

Salerno, 11 febbraio 2005 - E' davvero singolare che mentre la sinistra si mobilita per fermare la legge Lupi, a Salerno – città retta da una giunta di centro-sinistra – ci si avvii alla revisione del Prg, redatto da Bohigas e mai adottato, proprio per adeguarlo alle richieste della proprietà fondiaria. Che sarà mai? Forse l’applicazione anticipata della legge Lupi?Del resto, la normativa in discussione alla Camera non fa che legittimare e rendere lecita la pratica che ha afflitto da sempre l’urbanistica italiana. Le istanze del potere economico e immobiliare saranno sdoganate e potranno agevolmente uscire dalla clandestinità delle segreterie politiche per approdare trionfalmente nei consigli comunali.

E’, in buona sostanza, una legge di depenalizzazione, normativa assolutoria per comportamenti penalmente rilevanti. Quand’è che si renderanno lecite le mazzette?

Un saluto sconsolato.

Intanto, non vedo segnali di una mobilitazione della sinistra contro la legge Lupi. PRC, PCDI, Verdi, DS, non parliamo della Margherita. Si, è vero, la legge Lupi è la statuizione del peggio: di ciò che le leggi di riforma (dalla 1150/1942, alla 167/1962, alla 765/1967, alla 865/1971, alla 10/1977, fino alla 431/1985), l'azione dell'INU e le politiche urbanistuche delle migliori amministrazioni comunali (che non sono poche) avevano cercato di contrastare. Oggi la colpa (che una volta si nascondeva, e che comunque si combatteva) diventa la regola.

E' un po' come il craxusmo, non a caso tornato alla moda. La corruzione nella cosa pubblica era sempre esistita. Il craxismo è stato la leggittimazione della corruzione e la sua sublimazione in strumento normale della politica, in stretta simbiosi con la subordinazione dello Stato (che è di tutti) al partito (che è di una parte).

Posso sbagliare, ma vedo un preoccupante parallelismo tra la riabilitazione di Craxi e il silenzio sulla legge Lupi.

Salvi cari amici e compagni. Sono l' assessore all' Governo del Territorio del Comune di Piombino. Vi scrivo per esprimere la mia preoccupazione rispetto al disegno di legge Lupi sul governo del territorio, che è in discussione in Parlamento in questi giorni. Si sente un silenzio molto rumoroso su questo dibattito ,che da tempo investe il parlamento italiano, e che riguarda una materia delicata, se pur ricca di necessità riformatrice. Noi, che stiamo elaborando un nuovo piano strutturale unico di area tra, cinque comuni del nostro territorio, la zona è la Val di Cornia in Provincia di Livorno, e dentro un quadro di buona pratica pianicatrice Toscana, consolidata e rinnovata ( vedi nuova legge 1 / 2005 sul governo del territorio ) intendiamo accendere i riflettori sulla riforma urbanistica, e sul rapporto tra diverse visione della pianificazione. Per questi motivi stiamo facendo circolare tra i comuni toscani un' odg che presenteremo nel prossimo consiglio comunale e che ha già avuto importanti adesioni. Insieme al nostro consulente di Piano l' architetto Vezio de Lucia ed alla regione toscana, ci stiamo attrezzando per un ciclo di iniziative che si pongano l' obiettivo di alzare la pressione sulla discussione parlamentare. Per questo vi chiedo se potete pubblicare sul vostro sito il nostro ordine del giorno e se potete, con le vostre relazioni far circolare il testo su cui abbiamo lavorato e che naturalmente contiene riferimenti territoriali che dovranno essere superati in un documento che speriamo possa essere discusso in altre zone del Paese.

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