La Laguna di Venezia, l'unica laguna al mondo rimasta tale dopo più di 1000 anni, e' uccisa giorno per giorno dalle grandi navi, che portino turisti o petrolio, rinfuse o granaglie. In più, quelle che arrivano con decine di migliaia crocieristi mordi e fuggi distruggono la città unica al mondo per la sua bellezza.
. (il manifesto, 15 settembre 2013) >>>
Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Grazie di questa ospitalità, per me è un dovere scrivere oltre la solitudine della comunità e nella comunione del silenzio. Voglio parlare ancora della guerra, la nuova guerra che in Siria si minaccia, anche se uomini di buona volontà sono intenti in queste ore a trovare una soluzione di dialogo, la sola possibile.
Lamento che un uomo retto, il presidente di una grande potenza, per convincere il suo popolo all'intervento militare abbia aperto la finestra degli orrori. "Guardate - ha detto - gli occhi dei bambini uccisi dalle armi chimiche, guardate quegli occhi, la loro fissità". Il Nunzio americano mi rivela che foto di quegli occhi sono state distribuite ai piloti dei cacciabombardieri. Come non trasalire. Anche io parlando da San Pietro ho detto del mio dolore per quei bambini straziati. Io li ho guardati quei volti e quegli occhi.
Ci dicono forse che bisogna fare un'altra guerra ed uccidere ancora tanti innocenti, come già accade in tanta parte del mondo? No. Vorrebbe dire ucciderli due volte, due volte farne scempio, due volte abusarne. Certo, chiunque sia stato il criminale colpevole, deve pagare: davanti agli uomini e davanti a Dio. Ma la risposta non è la guerra che in tutto il mondo produce occhi di bambini senza più vita e sorriso.
In piazza San Pietro ho anche parlato del mercato delle armi: non ce n'è uno, buono, di armi legali e un altro, cattivo, di armi illegali. Fuorilegge sono tutte le armi. E la guerra. Abbandonate ogni vana pretesa d'intervento militare. Con noi sia la pace.
Se volete, occupate tetti e ciminiere, terrazze e campanili, piazze e municipi, ma intanto firmate l’appello lanciato dal “fatto quotidiano”. cliccate sul titolo
Ignorando il risultato del referendum popolare del 2006 che bocciò a grande maggioranza la proposta di mettere tutto il potere nelle mani di un “Premier assoluto”, é ripartito un nuovo e ancor più pericoloso tentativo di stravolgere in senso presidenzialista la nostra forma di governo, rinviando di mesi la indilazionabile modifica dell’attuale legge elettorale.
Ci appelliamo a voi che avete il potere di decidere, perché il processo di revisione costituzionale in atto sia riportato sui binari della legalità costituzionale.
Chiediamo, innanzitutto, che l’iter di discussione segua tempi rispettosi del dettato costituzionale, che garantiscano la necessaria ponderazione delle proposte di revisione, il dovuto approfondimento e anche la possibilità di ripensamento.
Chiudere, a ridosso delle ferie estive, la prima lettura del disegno di legge costituzionale, impedisce un vero e serio coinvolgimento dell’opinione pubblica nel dibattito che si sta svolgendo nelle aule parlamentari.
In secondo luogo vi chiediamo di restituire al Parlamento e ai parlamentari il ruolo loro spettante nel processo di revisione della nostra Carta costituzionale.
L’aver abbandonato la procedura normale di esame esplicitamente prevista dall’articolo 72 della Costituzione per l’esame delle leggi costituzionali, l’aver attribuito al Governo un potere emendativo privilegiato, l’impossibilità per i singoli parlamentari di sub-emendare le proposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare propri emendamenti, le deroghe previste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelte che umiliano e comprimono l’autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento.
Vi chiediamo ancora che i cittadini possano liberamente esprimere il loro voto su progetti di revisione chiari, ben definiti e omogenei nel loro contenuto.
L’indicazione generica di sottoporre a revisione oltre 69 articoli della Costituzione, contrasta con questa esigenza e attribuisce all’istituendo Comitato parlamentare per le riforme costituzionali indebiti poteri “costituenti” che implicano il possibile stravolgimento dell’intero impianto costituzionale.
Non si tratta di un intervento di “manutenzione” ma di una riscrittura radicale della nostra Carta fondamentale non consentita dalla Costituzione, aperta all’arbitrio delle contingenti maggioranze parlamentari.
Chiediamo che nell’esprimere il vostro voto in seconda lettura del provvedimento di modifica dell’articolo 138, consideriate che la maggioranza parlamentare dei due terzi dei componenti le Camere per evitare il referendum confermativo, in ragione di una legge elettorale che distorce gravemente e incostituzionalmente la rappresentanza popolare, non coincide con la realtà politica del corpo elettorale del nostro Paese. Rispettare questa realtà, vuol dire esprimere in Parlamento un voto che consenta l’indizione di un referendum confermativo sulla revisione dell’articolo 138.
Vi chiediamo infine di escludere dalle materie di competenza del Comitato per le riforme costituzionali la riforma del sistema elettorale che proprio per il suo significato politico rilevantissimo ha un effetto distorsivo nell’ottica della revisione costituzionale.
E’ in gioco il futuro della nostra democrazia.
Assumetevi la responsabilità di garantirlo.
Tra i firmatari:
Alessandro Pace, Gianni Ferrara, Alberto Lucarelli, Don Luigi Ciotti, Michela Manetti, Raniero La Valle, Claudio De Fiores, Paolo Maddalena, Cesare Salvi, Massimo Siclari, Massimo Villone, Silvio Gambino, Domenico Gallo, Antonio Ingroia, Beppe Giulietti, Antonello Falomi, Raffaele D'Agata, Mario Serio, Antonio Di Pietro, Paolo Ferrero, Aldo Busi, Salvatore Settis, Gian Carlo Caselli, Salvatore Borsellino, Roberta De Monticelli, Paolo Flores D'Arcais, Maurizio Viroli, Maurizio Crozza, Gustavo Zagrebelsky, Mario Almerighi, Franco Baldini, Bianca Balti, Aldo Busi, Adriano Celentano, Luisella Costamagna, Ennio Fantastichini, Ficarra e Picone, Fabrizio Gifuni, Gene Gnocchi e Valentina Lodovini, Dileo "Boosta", Milena Gabanelli, Daniele Luttazzi, Francesca Neri, Ottavia Piccolo, Claudio Santamaria.
Secondo la Costituzione il Presidente della Repubblica può nominare cinque senatori a vita tra i cittadini italiani che abbiano «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario». Napolitano ha scelto, con sovrana libertà di giudizio. Noi, semplici cittadini, commentiamo
Nell'immagine uno degli esempi del modo in cui l'artista scelto da Giorgio I interpreta il rapporto tra la Sua architettura, la città, il paesaggio. Per una valutazione critica del "grattacielo Piano" a Torino vedi su eddyburg l'intervento di E. Salzano, gli interventi di Ettore Boffano e di Vittorio Gregotti e l'appello dell'aprile 2010 , nonchè i materiali raccolti sul sito No_Grat
Napolitano mette in riga i partiti, dicono i giornali di oggi, perché, come diceva Margaret Thatcher, TINA (There Is No Alternative)
La bufera giudiziaria che si è abbattuta sul Consorzio Venezia Nuova ci sollecita a riprendere dall'archivio di eddyburg un articolo che scrisse per questo sito Luigi Scano nel 2006, (La nascita e i primi anni del Consorzio Venezia Nuova) (che racconta l'inizio delle c vicende del Consorzio e del MoSE (Modulo Sperimentale Elettromeccanico), e il ruolo che nella critica svolsero personaggi quali Bruno Visentini e Antonio Cederna. Ma la rete dei responsabili e dei conniventi è molto più vasta: una ricca documentazione è raccolta nella cartella dedicata al MoSE da eddyburg.
Il Consiglio regionale della Regione Umbria ha appovato la legge “Norme su perequazione, premialità e compensazione in materia di governo del territorio e modificazioni di leggi regionali"”.
Il capo II, coincide con la parte del disegno di legge Realacci che è stato giustamente criticato. Dove non arriva il Parlamento, provvedono le regioni di centro sinistra
Riportiamo in particolare, l'articolo 13:
«Qualora le quantità edificatorie attribuite a seguito di premialità e compensazione, nonché quelle di incremento della sue attribuite a seguito dell'avvenuta attuazione degli ambiti di trasformazione attraverso la perequazione, sono estinte, totalmente o parzialmente, con previsioni urbanistiche sopravvenute, non obbligatorie per legge o piani di settore, il comune è tenuto ad indennizzare i relativi proprietari con il loro valore di mercato»
In sostanza: le decisioni urbanistiche che discendono dall'applicazione di perequazione, premialità e compensazioni sono irreversibili. Se si torna indietro (metti mai, che si voglia cancellare o anche solo ridurre le quantità previste dal piano) si indennizzano i proprietari, per legge e a valore di mercato. Mai si era arrivati a tanto. Cresce l'urgenza di una legge draconiana per fermare il consumo di suolo"
Non sappiamo quale rilevanza abbia l’ora della presenza diCossiga al ritrovamento del corpo di Aldo Moro. E’ un tassello d’un mosaico ancora oscuro. E’ importantecomprendere la verità sull’insieme del mosaico: comprendere la logica e imandanti di quell’evento, che non fu soltanto – ricordiamolo - il sequestro e l’uccisionedi un eminente uomo politico, ma l’interruzione i un processo di profondariforma politica dell’Italia. E’ da quelgesto che inizia infatti in Italia il passaggio dall’età della speranza (ilventennio ‘60-’70) a quella del neoliberismo straccione.
Grazie a Ignazio Marino, e a chi ha votato per lui. Si è aperta una breccia nel muro di fango. Ma molti lavoreranno perchè si richiuda subito
Oggi, 26 maggio 2013, siamo tutti a Bologna con chi vota al referendum per difendere la scuola pubblica e, con essa, la Costituzione della Repubblica
a Ravenna, oggi 25 maggio, dalle ore 10,00 alle 17,30, convegno e manifestazione nazionale per contrastare lo spiedo autostradale "Nuova Romea", alias Orte-Mestre, per arrostire al cemento tutte le zone protette dell'Italia, da Venezia fino a Roma, qui il sito della Rete No OR-ME e il programma del convegno
Il 18 maggio la Fiom scende in piazza con una grande manifestazione nazionale (“BASTA! NON POSSIAMO PIU' ASPETTARE. Diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, al reddito, alla cittadinanza, per la giustizia sociale e la Democrazia”). Già nelle parole d’ordine, chiama alla mobilitazione non solo i lavoratori metalmeccanici ma l’intero “Terzo Stato”. Primi firmatari sono Andrea Camilleri, Roberta De Monticelli, Paolo Flores d’Arcais, Fiorella Mannoia, Adriano Prosperi, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Barbara Spinelli, Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky
Sarà la prima manifestazione di opposizione e lotta costruttiva al governo Letta-Alfano da parte di tutti i cittadini che ancora si riconoscono nella Costituzione repubblicana e hanno come programma politico la realizzazione dei valori di giustizia e libertà che la informano.
Crediamo sia dovere del mondo della cultura, inteso nel senso più ampio, partecipare in modo attivo alla realizzazione e al successo di questa giornata di lotta, caratterizzata dalla più autentica e positiva “larga intesa”, quella fra cittadini che non si piegano alla crescente diseguaglianza, alla crescente illegalità, alla crescente dismisura del privilegio, alla crescente distanza fra i cittadini-elettori e i centri di decisione politica ed economica, nazionali e sovranazionali. In questa “larga intesa” tra cittadini non può esserci spazio per revisioni della Costituzione affidate a “Convenzioni” che si adopereranno per stravolgerla.
Andrea Camilleri, Roberta De Monticelli, Paolo Flores d’Arcais, Fiorella Mannoia, Adriano Prosperi, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Barbara Spinelli, Gino Strada, Gustavo Zagrebelsky
La difesa del lavoro come essenziale fonte di reddito è unimpegno cui nessuno può abdicare in una “repubblica democratica fondata sullavoro. Oggi più che mai, visto che chi ci governa sta facendo pagare allavoro il prezzo della crisi determinata dalla finanza internazionale. Mabisogna anche guardare al di là: immaginare e pazientemente costruire unasocietà e un’economia il cui il lavoro sia riconosciuto come lo strumentouniversale di cui l’uomo dispone per comprendere e governare il mondo che locirconda (vedi alcuni riferimenti in "il lavoro secondo eddyburg")
Speravamo d'aver contribuito a sconfiggerlo (vedi in questa cartella), invece, grazie ai convergenti errori del PD e del M5S, Maurizio Lupi sarà il ministro responsabile della componente hard dell'urbanistica (le infrastrutture)
Andatelo a dire
ai caduti di ieri
che il loro morire
fu come le nevi...