il manifesto, 12 febbraio 2017
Hanno provato di tutto, per colpire Virginia Raggi. Bambolina, fatina. Ora che le voci sulle sue relazioni sentimentali si levano più alte, ecco il titolone di Libero. Una donna inchiodata al suo sesso. Non molto diverso dai tanto deprecati social, mi sembra. Giornali splatter che trasudano sessismo, si fanno portavoce della più odiosa misoginia. Puro stile Trump. Nessuno sembra interessato a capire chi sia, Virginia Raggi, donna a miei occhi imperscrutabile, dai comportamenti che oscillano tra la sfida della dura, che tira dritto, al mostrarsi fragile, e per questo seduttiva.
Intendiamoci. L’operato di Raggi è più che discutibile, e non solo per gli aspetti di abuso di ufficio su cui le indagini sono in corso. Ma critiche politiche, vi prego, alla sindaca di Roma.
Battute da spogliatoio, da maschi che si fanno tronfi della loro miseria, basta. E su questo non c’è altro da dire.