L’avvio delle elaborazioni
L’inizio ufficiale delle elaborazioni di un piano strutturale, in Toscana, è sancito da una delibera del Consiglio comunale che ha lo scopo di:
- comunicare ai cittadini, alla regione e alla provincia l’intenzione di rinnovare il proprio strumento di pianificazione;
- indicare gli obbiettivi dell’amministrazione comunale;
- fare la ricognizione delle conoscenze disponibili e di quelle da reperire nella fase di analisi.
Il 20 dicembre 2000, con delibera del Consiglio comunale n. 126, ha preso avvio formalmente la formazione del piano strutturale. In fondo puoi scaricare la relazione tecnica, nota anche come 'documento di avvio'.
La redazione.
Nel periodo compreso tra gennaio 2001 e novembre 2002 è stata svolta l’elaborazione tecnica del piano.
Un glossario, una bussola o un setaccio?
In questi ultimi anni l’affinamento progressivo delle conoscenze e degli strumenti dell’urbanistica ha coinciso con un’inutile complicazione del linguaggio. Il latinorum delle leggi e dei piani è ormai diventato insopportabile, soprattutto quando maschera il vuoto o la confusione delle idee. Dietro le inutili complicazioni, invece, possono risiedere interessanti tentativi di comprendere le dinamiche di trasformazione, le relazioni tra i singoli elementi e l’assetto complessivo, tra ciò che andrebbe conservato per molti anni e ciò che è possibile, o necessario, modificare subito. La legge regionale della Toscana è tutto questo.
La legge urbanistica regionale innova fortemente il contenuto e il linguaggio della pianificazione, introducendo nuove figure pianificatorie e termini di uso non codificato quali "Sistemi", "Unità territoriali organiche elementari", "Statuto dei Luoghi", “invarianti strutturali”. Per queste ragioni, nel corso del lavoro, si è provveduto alla redazione di un glossario che è stato fatto proprio dall’Amministrazione con la decisione di Giunta comunale del 21 febbraio 2002.
In fondo puoi scaricare un glossario dei termini che abbiamo predisposto nel 2001, al fine di rendere esplicita l'impostazione del piano
Il quadro conoscitivo: atlante e indagine mirata
“Le nuove leggi regionali attribuiscono importanza rilevante al sistema delle conoscenze: ne sottolineano la decisività nelle parti generali ed finalistiche della legge, spesso legano con intelligenza le scelte sul territorio alla valutazione del patrimonio conoscitivo, quasi sempre prevedono la formazione di un sistema informativo regionale, coordinato (o coincidente) con quelli delle province e dei comuni” (E. Salzano, Le leggi regionali).
A Sesto Fiorentino abbiamo dedicato alla costruzione di un sistema accurato di conoscenze uno sforzo particolare. Due le direzioni di lavoro:
- la costruzione di un archivio di informazioni di base, concepito come una sorta di atlante delle conoscenze, avente un carattere descrittivo;
- la predisposizione di un set di analisi mirate alla comprensione e alla risoluzione di problemi specifici.
Il piano strutturale parte da un’accurata descrizione del territorio, la assume come fondativa delle scelte di lungo periodo e le traduce in regole di lunga durata (contenute nello statuto dei luoghi).
Pertanto è stato previsto un ampio ventaglio di settori di indagine, in parte affidate consulenti esterni all’amministrazione e in parte svolte dall’ufficio di piano. Lo sforzo compiuto dal Comune di Sesto Fiorentino è stato davvero notevole: oggi il comune dispone di informazioni dettagliate e aggiornate riguardanti i seguenti temi:
- aspetti naturalistiche e uso del suolo
- caratteri idrogeomorfologici;
- aspetti idraulici;
- agricoltura e suo sviluppo nel territorio collinare e nell’area della Piana:
- aspetti socio-economici;
- commercio;
- mobilità;
- formazione storica;
- caratteristiche fisiche e funzionali del territorio urbano;
- spazi e attrezzature pubbliche e d’uso pubblico;
- ricognizione dei vincoli amministrativi.
Nel sito del piano strutturale sono disponibili le tavole più significative dell'atlante.