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Maurizio Bologni
Fassino a Fiesole. Asor Rosa: "Invitateci"
1 Aprile 2007
Toscana
Un convegno interessante, dopo le polemiche sulla tutela del paesaggio in Toscana. Da la Repubblica, edizione di Firenze, 31 marzo 2007. Con una postilla

E’ preceduto da una nuova polemica l’esordio di Piero Fassino sulla tormentata scena del dibattito per lo sviluppo del territorio toscano. Comune di Fiesole e Fondazione Italianieuropei - quella di D’Alema e Amato - hanno organizzato per lunedì un convegno con folta partecipazione dell’establishment di Ds e Margherita, col presidente della Regione Claudio Martini, l’assessore regionale Riccardo Conti, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il segretario regionale Ds Andrea Manciulli, alcuni parlamentari dell’Ulivo e eminenti accademici, conclusioni affidate appunto al segretario nazionale Ds. Non ci sono nel lotto dei relatori a Fiesole gli esponenti del Coordinamento regionale dei comitati toscani per la difesa del territorio, neonato sotto l’input di Alberto Asor Rosa proprio a Fiesole, uno dei terreni di battaglia del nuovo ambientalismo.

Il Coordinamento ha scritto una nota per rivendicare il desiderio di partecipare all’evento. «L’appuntamento si presenta, a detta degli organizzatori - scrive il Coordinamento - anche come occasione per una riflessione approfondita sulle politiche in atto. Non sarebbe quindi di cattivo auspicio per le istituzioni presenti e promotrici invitare il Coordinamento regionale dei comitati toscani per la difesa del territorio, al fine di dimostrare una effettiva volontà di dialogo con le organizzazioni ed i gruppi presenti sul territorio che esprimono forti critiche non solo sull’operato di specifiche amministrazioni comunali, e fra queste quella di Fiesole, ma anche verso il nuovo Piano d’indirizzo territoriale che a nostro avviso risulta inadeguato ad arginare sia l’attacco speculativo alle aree di pregio che il dilagare di una malintesa cultura dello sviluppo destinata a produrre danni irreversibili al territorio. Esprimiamo quindi l’auspicio che questo confronto avvenga affinché la volontà di dialogo esca dalle affermazioni di principio ed entri nel merito». Secca la risposta del sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato. «Non è un evento organizzato per confrontarsi con Asor Rosa» replica il primo cittadino che negli ultimi tempi ha avuto più di un’occasione di scontro coi comitati. «Ben vengano ad ascoltare, se vogliono, ma non è un’assemblea pubblica che prevede il contraddittorio».

I lavori del convegno «Territorio Cultura Sviluppo», presso FiesoleArte in via Gramsci 19/a a Fiesole, saranno aperti alle 9 dai saluti di Incatasciato e Martini. Alle 9.30 la prima tavola rotonda su «Conservazione attiva e politiche di sviluppo», coordinata da Rita Borioni (Fondazione Italianieuropei) e introdotta da Silvia Viviani (Presidente Inu Toscana). Dell’argomento discuteranno Franco Ceccuzzi, deputato dell’Ulivo, Vittoria Franco, senatrice dell’Ulivo e presidente Commissione cultura del Senato, Pietro Giovanni Guzzo, sovrintendente di Pompei, Amerigo Restucci, università di Venezia, Mariella Zoppi, università di Firenze, Leonardo Domenici. Alle 11.30 la seconda tavola rotonda, sul tema «La Toscana insidiata?», con Massimo Morisi (università di Firenze), Patrizia Colletta (responsabile nazionale Ds sostenibilità e politiche del territorio), Daniele Mazzonis (sottosegretario Ministero beni culturali), Riccardo Varaldo (Scuola superiore Sant’Anna di Pisa), Manciulli e Conti. Alle 13.00 le conclusioni di Fassino.

Postilla

Lo scandalo Monticchiello, provvidamente sollevato da Alberto Asor Rosa, ha provocato un’attenzione al paesaggio che è di per sé positiva, tanto più se sollecita anche segretari di importanti partiti politici a muoversi. Speriamo che, dalla Toscana, quell’attenzione si rivolga anche altrove.

E speriamo che in Toscana faccia chiarezza, e qualcuno sottolinei quanta distanza separa le parole dai fatti e con quanta attenzione questi vadano seguiti e verificati, come abbiamo scritto in un recente eddytoriale. Molti hanno già segnalato quale abisso vi sia tra le intenzioni del PIT e la sua concreta efficacia (si veda, tra l’altro, il contemporaneo articolo di Paolo Baldeschi).

Poiché si parlerà del Codice del paesaggio, sarà opportuno ricordare come esso venga mistificato e falsificato nelle “intese” propagandisticamente firmate, a partire dalla Toscana, da presidenti regionali e segretari o sottosegretari di Stato. Basta leggere in proposito gli scritti del nostro Luigi Scano, ampiamente presenti nelle cartelle a lui dedicate in questo sito.

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