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Andrea Chiarini
Golf e villette, collina a rischio
20 Maggio 2006
Il paesaggio e noi
La tutela della collina - pietra miliare dell'urbanistica bolognese - a rischio con le decisioni della giunta Cofferati. Da la Repubblica, ed. Bologna, 20 maggio 2006 (m.p.g.)

Attaccano il campo da golf con ristorante sui colli—votato lunedì tra le polemiche in consiglio comunale — non tanto perché si tratta di uno sport per ricchi, ma perché questa concessione apre la strada a «speculazioni edilizie» e alla«privatizzazione del verde». Sono firme illustri quelle che accusano la giunta di «interventi sconsiderati». Sono l'ex assessore regionale all'Urbanistica Felicia Bottino, la docente di Geografia della comunicazione Paola Bonora, l'ex sindaco Guido Fanti, l'ex direttore della Pinacoteca Andrea Emiliani e l'urbanista ed ex assessore (con Renato Zangheri) Pierluigi Cervellati. Hanno scritto una nota durissima.

«Con la salvaguardia della collina bolognese— è il testo— il Comune alla fine degli anni '60 ha fatto della pianificazione il baluardo della sua politica. Oggi l'integrità della collina è minacciata da sconsiderati interventi. E' di pochi mesi fa la decisione di sostituire le ex Officine Rizzoli, da considerare opera di archeologia industriale, con villette a schiera. Di questi giorni la scelta di costruire un campo da golf. Interventi che si ritengono di non rilevante dimensione. Al contrario sono la premessa per sconvolgere il verde collinare— parte integrante della qualità della vita bolognese — per far breccia all'ulteriore speculazione edilizia». Cervellati spiega così il senso dell'iniziativa.

«E' una questione di pianificazione. Non si può dire che si sta facendo la variante per la tutela della collina e poi nel quotidiano si fanno scelte diverse — dice Cervellati — a fatica negli anni '60-‘70 noi "vecchi" cercammo di far passare questo concetto: la collina andava considerata un bene collettivo e quindi salvaguardata. Costruire un ristorante, costruire delle villette è un modo per far aumentare il valore di quell'area col risultato di "privatizzare" quel bene che doveva essere di tutti. Così si stravolge tutto. Pensiamo ai nostri centri storici trasformati in "Store" con la gente che preferisce affittare e andare ad abitare altrove. Vogliamo questo anche per i colli?». Lunedì è stata approvata in consiglio comunale la delibera per la realizzazione in via Siepelunga di un campo scuola da golf (una buca sola) di 4000 metri quadrati, un ristorante da 570 metri quadrati e relativi parcheggi.

Il progetto è stato approvato con i voti decisivi dei Ds e per la Margherita del solo capogruppo Giovanni Maria Mazzanti. Si sono astenuti la Tua Bologna e Alleanza nazionale (il campo da golf è"figlio" della giunta Guaz-zaloca e solo in seguito è stato ridimensionato da Sergio Cofferati), contrari Prc, Verdi, Cantiere e Forza Italia. A parlare di «speculazione» erano stati per primi Verdi e Cantiere, mentre il capogruppo di Rifondazione comunista Roberto Sconciaforni aveva detto: «Non si tratta di stabilire se il golf sia sport di destra o di sinistra. Si tratta di opporsi alla costruzione di un ristorante in un'area verde». «Ho sottovalutato il campo da golf in termini di informazioni — aveva ammesso l'assessore ds all'Urbanistica Virginio Merola — sulla variante collinare ci saranno passaggi in maggioranza prima di arrivare in consiglio comunale».

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