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John Follain
Super Toscana
5 Agosto 2005
In giro per l'Italia
I britannici vendono case nel "Chiantishire". A chi? Sunday Times sezione immobiliare, 24 luglio 2005 (f.b.)

Titolo originale:The super Tuscans – Traduzione per Eddyburg di Fabrizio Bottini

La prima generazione di britannici che ha comprato in Chiantishire, sta vendendo.

Quando Betsy e George Newell cercavano una casa sotto il sole toscano, c’era scelta in abbondanza, e qualunque cosa vedevano era a basso prezzo. Andavano e venivano da Londra, tutti i week-end per un paio di mesi, e in una ventosa giornata di febbraio comprarono due case agricole in cima a una collina con un’incredibile vista su sette castelli vicino a Gaiole in Chianti. Il prezzo? Un affare, a poche migliaia di sterline. Perché i Newell erano pionieri, e l’anno era il 1973. Ora la coppia ha deciso di vendere. E non sono soli: c’è un cambio della guardia in Toscana, con tutti i primi trasferiti stranieri, soprattutto da inizio anni ’70, a lasciare proprietà che richiedono troppo tempo e fatica.

Questa tendenza, in una regione dove altrimenti c’è molto poco ancora a disposizione, per gli acquirenti immobiliari ha aperto una possibilità di occasioni che non si vedeva da anni.

Il mercato completamente aperto incontrato da gente come i Newells trent’anni fa, significa che queste case sono spesso grandi, belle, e possono vantare magnifiche viste: il che naturalmente si riflette sul prezzo. La proprietà Newell, con 300 alberi di ulivo, è sul mercato per 2,6 milioni di sterline.

Dalla piscina, si possono vedere sette castelli del Chianti e le montagne a 80 chilometri di distanza. “Entrambe le case coloniche erano quasi dei ruderi, ma decidemmo di dare priorità alla piscina, così che i bambini potessero passare l’estate” ricorda George, banchiere americano in pensione, che all’epoca aveva trent’anni. “L’uomo che l’ha costruita ci credeva pazzi”.

I Newell hanno vissuto in tenda, i primi due anni, mentre si ricostruiva la prima casa, con spazio per sei camere. Con abbondanza di stanze per famiglia e ospiti, poi non è stato toccato il secondo edificio, le cui pareti spesse 50 cm sono abitate solo da un piccione solitario, ma che potrebbe essere trasformato in una casa da quattro camere.

La moglie inglese di George, Betsy, ex insegnante di cucina che ha trasformato la cima di collina intorno alla casa in un giardino a terrazze di lavanda, pruni e peri, dice che la famiglia non ha più tempo, per la Toscana.

“Sono un’appassionata di giardinaggio, e ho appena passato due mesi qui, a badare alle cose. Anche l’uliveto ha bisogno di molta manutenzione: bisogna potere gli alberi, tagliare l’erba sotto, e fare decine di altre cose”, dice. “Cerchiamo qualcuno che abbia l’energia non solo di gestire il posto, ma anche di restaurare la seconda casa”.

I Newell divideranno il proprio tempo fra le loro due altre case, una a Londra e una capanna di tronchi in Nuova Scozia, Canada, dove George ha iniziato un’attività nel campo del salmone affumicato.

Si sta preparando ad abbandonare la Toscana anche Douglas Anderson, un artista che comprò la sua casa vicino a Pisa nel 1972 scambiandola con un ritratto dell’allora proprietario, due grossi paesaggi, e 800 sterline. Ricorda una Toscana più tranquilla di quella di oggi.

A 71 anni, Anderson userà il ricavato dalla vendita della sua casa rosso ruggine – il prezzo richiesto è di circa 800.000 sterline, compreso un fienile che usa come studio, una piscina e 5000 metri quadrati – per pagarsi gli anni della pensione in Irlanda.

L’ironia sta nel fatto che nessuno della Vecchia Guardia pensava di fare un investimento acquistando immobili in Toscana. “Era solo un problema di comprare la cosa migliore che si trovava” dice Bill Thomson di Chianti Estates, associata all’agenzia immobiliare Knight Frank.

“Quando la gente iniziò a comprare negli anni ’70, c’era parecchio tra cui scegliere. At the time those homes were worth £10,000 at most. Ora, chi se ne va scopre che la propria casa vale più di 5 milioni di Euro (3,5 milioni di sterline)” dice Thomson.

È un cambio di generazione, e sta avendo un effetto valanga. Quando gente come i Newell se ne va, anche i loro amici iniziano a pensare seriamente a muoversi. E così vanno sul mercato case senza difetti evidenti: nessun vicino rumoroso, tralicci elettrici, fabbriche in vista, autostrade nei paraggi.

Le case più a buon mercato della Vecchia Guardia sono state vendute da Thomson poco sotto le 700.000 sterline. In catalogo ci sono due case vicine a Radda in Chianti che appartengono a un aristocratico britannico, e che per anni sono state disponibili in affitto. Hanno 40 ettari di terra, soprattutto boschi, e due piscine, a un prezzo di 3,5 milioni di sterline.

Gli agenti italiani in Chianti dicono che una casa di cima collina, restaurata con piscina e vista si può avere per circa un milione di sterline. Aggiungeteci una vigna e il prezzo sale a oltre 1,4.

La maggior parte delle case ora sul mercato hanno bisogno di restauri, o almeno di qualche manutenzione, perché non sono state toccate per molti anni. La classica casa di campagna del XVIII secolo comprata recentemente da Helen Wood, ex giornalista televisiva, e dal marito, da un proprietario di lunga data scozzese vicino al villaggio medievale di Castagnoli in Chianti, non fa eccezione.

Wood è stata la prima a innamorarsi della casa, detta L’Aiaccia, dopo aver cenato in un ristorante da cui si vedono la casa e i boschi e vigna circostanti. Ha pensato che fosse giusto dare al marito un’opportunità di scelta, e così lui è venuto a visitare L’Aiaccia e un’altra casa a Cortona verso sud, da dove era partita la ricerca.

Quando lui l’ha richiamata ha detto: “Beh, mi pare abbastanza ovvio, no?”. La signora Wood ha condotto lavori di rinnovamento che sono durati due anni e costati quanto la casa, a un prezzo di circa 1.000 sterline al metro quadro. Dato che l’edificio era costruito direttamente sul terreno, la coppia ha dovuto scavare e per costruire le fondamenta. È stato installato il riscaldamento centrale, tolte enormi travi di noce devastate dai tarli, trasformato il porcile in cottage per gli ospiti e il granaio in sala giochi, costruita un’elegante piscina, su progetto del noto architetto britannico Anthony Hudson, ravvivata da una passerella sotto il pelo dell’acqua.

“All’inizio venivamo una volta al mese, poi è diventato una volta ogni due settimane, e gli ultimi sei mesi una alla settimana” dice la Wood. Ha rinunciato al lavoro dell’epoca per dedicarsi al progetto, fondando poi “ Casa in Italia”, impresa di restauri e manutenzioni in Chianti.

Non tutti i nuovi arrivati in Toscana sono preparati, o possono permettersi, a ricostruire una casa praticamente da zero. A parere di un agente immobiliare, il Chianti è un campo di gioco per persone ricche, dove i prezzi – raddoppiati negli ultimi quattro anni – stanno lentamente togliendo il monopolio dalle mani britanniche, con nuovi arrivi come un produttore cinematografico di Hollywood, un finanziare di New York consigliere di amministrazione di una grossa banca americana, o un uomo d’affari russo.

“I prezzi in Chianti sono troppo alti per la maggior parte dei britannici, che di solito non spendono più di 600.000 Euro (415.000 sterline) e vogliono stare vicini a Pisa per i voli Ryanair o EasyJet,” dice Gregory Page, di Alfa Immobiliare, che ha sede in Chianti ma sta aprendo una filiale nella città murata di Lucca, a nord di Pisa, dove i compratori britannici chiedono case o appartamenti che non hanno bisogno di nessun lavoro.

“Lucca naturalmente è meno prestigiosa del Chianti, e gli immobili sono più piccoli, ma ha un ambiente molto più autentico del Chianti. Non ci sono olio, o negozi di ceramiche” dice Page.

Hamish Scott-Brown, fotografo dello Ayrshire che ha appena comprato una nuova casa di tre stanze fuori Barga, una cittadine nei pressi di Lucca, a 210.000 sterline, dice che non aveva i soldi per il Chianti, ma aggiunge che si sarebbe sentito un “bianco forestiero” là.

“A Barga mi sento molto più benvenuto che in Chianti. L’ospitalità è straordinaria” dice. “Ero in un bar dentro a un supermarket, ed entra un uomo – aveva appena comprato un’Ape rosso, uno di quei furgoncini a tre ruote. Era così contento di sé che offriva a tutti un caffè o qualsiasi altra cosa. Ha scoperto che ero scozzese e insisteva perché prendessi un whisky. Quand’è l’ultima volta che avete visto una cosa del genere a Waitrose?”

I Newell si preparano a lasciare la loro collina in Toscana, e Betsy dice che la cosa che le mancherà di più sono i tramonti dalla terrazza. “Tutte le sere, indipendentemente da tempo, tutti lasciamo quello che stiamo facendo per guardare il tramonto. I colori, le ombre, sono diversi ogni giorno. C’è profumo di gelsomino nell’aria, e coi boschi tanto vicini si possono sentire le civette, gli usignoli e i cinghiali selvatici. Poi arrivano le lucciole”.

Nota: il testo originale di questa specie di spot pubblicitario per gli immobili in Toscana, al sito del Times online (f.b.)

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