Ci sono notizie che ti colpiscono come un ceffone, a tradimento. E subito dopo la rabbia contro chi non c'è più perchè non ha fatto abbastanza per non lasciarci, adesso, più soli, più al buio. Nello smarrimento impotente di questi primi momenti, una delle poche cose che ci soccorrono è di sapere che il ricordo, la memoria, rimangono per noi umani uno dei pochi strumenti concessi per superare quel confine che tanto ci inquieta e per cominciare ad attraversare quel territorio desolato dell'abbandono che ci si è spalancato davanti all'improvviso.
Così, raccogliere e diffondere gli scritti di Gigi e quello che altri scriveranno di lui pare il modo migliore che abbiamo per sentirlo ancora presente e per restituire a chi non l'ha conosciuto un po' di quello che ci ha lasciato. Perchè, come per tutti, le nostre parole, il nostro linguaggio, anche se scriviamo d'altro, raccontano di noi più di quello che appare, molto più di quello che immaginiamo. Anche per i testi che cominciamo a proporre da oggi e che si arricchiranno nel tempo, questo esercizio di disvelamento ci sembra assai facile. Appena sotto i tecnicismi disciplinari, appare Gigi con la generosità di sè e del suo sapere, la sua passione civile e politica da "vecchio liberale" che si esaltava in un'oratoria un po' tribunizia, tanto che rileggendo i suoi scritti par quasi di udirne l'impennarsi della voce nei passaggi più perentori. Perchè certo Gigi Scano è stato la mente giuridica del gruppo di eddyburg per competenza antica e sempre aggiornata - ogni suo scritto è il frutto di attente verifiche e controlli documentari, come è proprio di chi ha del logos e degli altri il rispetto più profondo - ma è impossibile trovare un suo documento nel quale, a un certo punto, soprattutto nei finali in crescendo delle argomentazioni, non appaia all'improvviso, a commento di un evento, di una vicenda, di un'evoluzione storica, il parallelo sarcastico, la battuta pungente, la metafora bruciante ancor più efficace nella ricercata dissonanza con il tono apparentemente neutrale dell'assunto preparatorio.
Oltre a raccontarci di lui come persona, questi testi compongono un percorso di ricerca e di analisi della disciplina urbanistica dotato di grande coerenza e che ci sembra importante cominciare a riproporre e ad analizzare per il contributo che ha fornito e che potrà continuare a fornire al lavoro e alle idee di tutti noi.