Ciavula, Sacrosanto appello ai responsabili dell'incredibile deficit d'informazioni veritiere sui fatti che contano per il destino dell'umanità, e per il continente che ha pagato e paga il prezzo più alto per il benessere dei paesi ricchi. Con commento (e.s)
«Ma i disperati della storia nessuno li fermerà» queste parole sono il cuore dell’appello di Alex Zanotelli. Sono parole pronunciate da chi sa che la paura è il sentimento che domina su tutti gli animi degli uomini di oggi. Se non si fa ricorso alla paura nessuno ascolterà parole diverse del tranquilizzante senso comune provocato da un’azione di rimodellamento dei cervelli e dei cuori compiuto con un lavoro di decenni da “persuasori occulti”. Zanotelli ci ricorda che la sofferenza che patisce gran parte dell’umanità è destinata a crescere intensamente se non ne cessano le cause, si esprimerà nelle forme nelle quali si esprime una sofferenza inaccettabile dell’uomo e quindi travolgerà quanti non hanno avuto orecchie per ascoltare né occhi per vedere né mani per operare per ristabilire l’equilibrio tra e i diritti e doveri.
L’appello, di Zanotelli ricorda puntualmente tutti i delitti compiuti dalle nazioni dei Nord del mondo nelle varie regioni dell’Africa (e non solo): il continente più saccheggiato, sfruttato incendiato dal mondo cosiddetto "sviluppato". Da quel mondo che non si rende conto che il suo benessere è stato pagato, e continua a essere pagato, da quel colonialismo che ha saccheggiato, incendiato, ridotto alla miseria e alla fame popoli che oggi tentano di fuggirne, e vengono rigettati nei loro inferni da quelli stessi che li hanno creato.
Condividete e fate in modo che gli italiani sappiano
cosa sta veramente vivendo gran parte della popolazione africana.
Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo.
Scusatemi se mi rivolgo a voi in questa torrida estate, ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media italiani, come in quelli di tutto il modo del resto. Trovo infatti la maggior parte dei nostri media, sia cartacei che televisivi, così provinciali, così superficiali, così ben integrati nel mercato globale. So che i mass-media , purtroppo, sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, per cui ognuno di voi ha ben poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo in Africa.
Mi appello a voi giornalisti/e perché abbiate il coraggio di rompere l’omertà del silenzio mediatico che grava soprattutto sull’Africa.
È inaccettabile il silenzio sulla Somalia in guerra civile da oltre trent’anni con milioni di rifugiati interni ed esterni.
È inaccettabile il silenzio sull’Eritrea, retta da uno dei regimi più oppressivi al mondo, con centinaia di migliaia di giovani in fuga verso l’Europa.
Non conoscendo tutto questo è chiaro che il popolo italiano non può capire perché così tanta gente stia fuggendo dalle loro terre rischiando la propria vita per arrivare da noi. Questo crea la paranoia dell’“invasione”, furbescamente alimentata anche da partiti xenofobi. Questo forza i governi europei a tentare di bloccare i migranti provenienti dal continente nero con l’Africa Compact, contratti fatti con i governi africani per bloccare i migranti.
Questa non è una questione emergenziale, ma strutturale al sistema economico-finanziario. L’ONU si aspetta già entro il 2050 circa cinquanta milioni di profughi climatici solo dall’Africa. Ed ora i nostri politici gridano: «Aiutiamoli a casa loro», dopo che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese, dall’ENI a Finmeccanica. E così ci troviamo con un Mare Nostrum che è diventato Cimiterium Nostrum dove sono naufragati decine di migliaia di profughi e con loro sta naufragando anche l’Europa come patria dei diritti.
Davanti a tutto questo non possiamo rimane in silenzio (i nostri nipoti non diranno forse quello che noi oggi diciamo dei nazisti?).
Non possiamo rimanere in silenzio davanti a un’altra Shoah che si sta svolgendo sotto i nostri occhi.
Diamoci tutti/e da fare perché si rompa questo maledetto silenzio sull’Africa.
*Alex Zanotelli è missionario italiano della comunità dei Comboniani, profondo conoscitore dell'Africa e direttore della rivista Mosaico di Pace