Le associazioni ItaliaNostra, Wwf e Lipu della Sardegna contestano il disegno di legge in materia di miglioramento del patrimonio edilizio approvato con delibera G.R. n. 39/2 del 10.10.20
non soltanto per le norme in esso contenute che appaiono pericolose per gli effetti che avrebbero
sul territorio, ma soprattutto per la filosofia che pervade buona parte degli articoli del provvedimento che di fatto “istituzionalizzano” le deroghe alle norme urbanistiche comunali,regionali e nazionali.
Le finalità e il contenuto della normativa che si vorrebbe approvare sono esattamente gli stessi peggiorativi del famigerato piano casa di Cappellacci, sinora fortemente avversato anche dall’attuale
Come regioni più virtuose hanno da tempo riconosciuto, lo svolgimento delle attività che incidono sul
territorio e l’utilizzazione delle risorse ambientali devono assicurare la salvaguardia dei beni comuni e l’uguaglianza di diritti all’uso e al godimento degli stessi, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.
E’ diffusa l’esigenza di norme che garantiscano davvero il mantenimento della forma e degli aspetti più significativi delle nostre città, la tutela dei centri storici e dei monumenti, la qualità del verde e degli spazi pubblici e relativa socialità, la protezione del paesaggio, della salute e dell’ambiente.
E' veramente aberrante che gli incrementi volumetrici possano essere oggetto, successivamente alla loro realizzazione, di cambio di destinazione d’uso e che si preveda la monetizzazione per i parcheggi mancanti. Rivendichiamo per ciascun cittadino residente e/o insediabile nei contesti urbani
degli standand urbanistici dei 18 mq previsti dalla normativa nazionale.
Chiediamo l’approvazione di leggi che abbiano come fine reale la effettiva conservazione del suolo non ancora edificato - bene comune e risorsa non rinnovabile - incentivando l’attività agricola, l’artigianato e un vero turismo culturale, attraverso la cura del territorio e dei suoi abitanti.
Per questi motivi siamo totalmente contrari al testo del DDL “in materia di miglioramento del patrimonio edilizio”. PerchÈ un piano casa "in deroga perenne" va in senso diametralmente opposto alla tutela del bene comune e non è pertanto “emendabile”.
Ci riserviamo di esprimere il nostro dissenso ragionato e motivato e di trasmettere specifiche osservazioni a dimostrazione della illegittimità, anche costituzionale, delle norme che si
vorrebbero approvare.
ITALIA NOSTRA SARDEGNA, Maria Paola Morittu Delegata reg.le Paesaggio e BB.CC
WWF SARDEGNA Carmelo Spada Delegato Regionale