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Alghero (SS), 15 aprile 2011 - Ad Alghero, un pianto ricorrente è che il Comune tarda con l'approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC). E quindi: "dateci il PUC!", "serve approvare il PUC!", "vogliamo il PUC!”. Come se il PUC fosse come l'acqua: quando hai sete, la bevi, punto e basta.

Non è così. Un PUC fa scelte, urbanistiche e politiche. Non esiste IL PUC, esistono molti PUC possibili, e non è affatto indifferente quale PUC, con quali contenuti, con quali scelte, approvare. Questo pare che molti lo ignorino (mentre alcuni lo sanno benissimo!).

Anziché dire "vogliamo il PUC", serve dire "vorremmo questo o quel PUC". Anziché dire "approvate al più presto il PUC", serve dire "fateci capire che cosa prevede, quali contenuti ha, l'attuale proposta di PUC".

Ma se chiedete a molte persone ad Alghero, scoprite che ne sanno poco, pensano o sembrano pensare (o fanno finta di sembrare che pensano) che si tratti di un atto puramente tecnico, da sbrigare tra tecnici ed urbanisti, e poi approvare alla svelta in Consiglio Comunale (magari in "seconda convocazione"), come se fosse, che so, la sincronizzazione dei semafori agli incroci; come se fosse, appunto, l'acqua da bere.

Per questo, ho messo su un piccolo blog che intende informare sui contenuti e avviare una discussione nel merito delle scelte contenute nella proposta del PUC di Alghero. Fiducioso che un PUC migliore (vorrei dire, cioè, più giusto), sia possibile.

Tra le cose che vorrei raccontare è che cosa succede al PUC se ci vogliono vent’anni per farlo. Vorrei mostrare che succede che a un impianto analitico rigoroso e adeguato si sovrappongano scelte incoerenti e immotivate; che il piano sia senz’anima o con troppe anime, che non sappia scegliere, e che poi il “diavolo” compaia nei

dettagli.

Ecco il mio blog: http://pucalghero.blogspot.com/. I commenti sono graditi, e utili.

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