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© 2024 Eddyburg

Nel 2002 vi ho mangiato 6 ostriche, un buonissimo piatto di sarde, che vedete qui sotto, e una fetta di torta. Ho pagato 56,50 €, ma più di metà (esattamente 31,50 €) sono andati per pagare una bottiglia di Gewűrtztraminer, veramente ottimo.

Se volete prenotare, da Strasburgo chiamate 0388325062.

L'immagine della sala e il tavolo del banchetto, l’ho ripresa dal dépliant del locale; le altre, come al solito, sono mie.

Non avevo speso molto di più due giorni prima, mangiando un buon piatto di carne.

Cucinano ottime pietanze alsaziane, e in particolare delle gustosissime Tartes Flambées. Che cosa sono? Non sono torte, e non sono fiammeggianti: dimenticatevi ogni parentela con l’Omelette Flambée o altri memorabili dessert. È semplicemente una pizza nella quale, su una sfoglia molto sottile di pasta di pane giace uno strato di formaggio e cipolle. Il tutto è cotto in forno molto caldo e servito su un piatto di legno. Guardate qui sotto: l’ho fotografata mentre la mangiavo.

Il servizio è cortese e svelto, il locale piacevole, benché un po’ kitch.

Per prenotare, da Strasburgo: 0388321356. Ma io ho trovato posto senza problemi.


È collocato sulla banchina sopraelevata che fiancheggia il Douro, Cais Da Ribeira, proprio sotto il maestoso complesso del duomo. È meglio prenotare. Qui sotto vedete un paio di fotografie del sito: per un’idea dell’interno guardate sul sito di Tonho.


Tonho dalla riva destra del Douro… …e dall’alto del Ponte Louis


Tony Fennimore lo racconta così:

“Dopo la caduta di Hania (allora si chiamava La Canea) nelle mani dell’impero Ottomano nel 1645, i turchi avviarono un programma di conversione delle chiese cattoliche in moschee e di costruzione di numerosi bagni pubblici e privati (“Hamam”) e fontane. Lo Hamam combina la tradizione dei bagni romani e di quelli bizantini, con il loro ipocausto sotterraneo e le tubazioni di laterizio che convogliavano l’acqua e il vapore in appropriati locali. Tre di questi Hamam restano ancor oggi, benché non siano più operativi. La costruzione in via Zambeliou, accanto a Tamam, è di chiara impronta veneziana, con inserimenti turchi. Essa è coperta da sei cupole senza tamburo, e costituiva la parte centrale dell’Hamam […] Il ristorante Tamam occupa la piscina di acqua fredda dell’antico Hamam, dove si poteva godere di un bagno di vapore seguito dall’immersione nell’acqua fredda”.

Oggi è un posto piacevole, non caro, con un servizio veloce e molti tradizionali piatti greci. Noi abbiamo trovato sempre posto, anche in agosto; dentro fa più fresco che fuori.


L’ultima foto è tratta dal sito http://www.interlog.com/~john13/greece.htm.

Le altre le ho riprese nell’agosto 2002.

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