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Nel loro soggiorno Bob e Mary stanno sorseggiando il loro tea, davanti al caminetto elettrico. Bob legge il giornale, Mary sferruzza, seguendo il filo di un pensiero che le fa increspare la fronte.

“Bob, ascoltami un momento…

“Si, cara – dice Bob abbassando il giornale.

“Vorrei parlarti un po’ del nostro Tom…

“Si, cara, capisco. Dimmi pure.

“Sai, Bob, Tom sta crescendo, ormai ha diciassette anni…

“Lo so bene, cara, ha compiuto diciassette anni proprio un paio di mesi fa.

“Ecco, sai, penso proprio che dovrebbe conoscere i fatti della vita: sai, come si nasce, perchè si nasce, che cosa vuol dire fare l’amore, gli uomini e le donne e i loro rapporti e così via…

“Si, cara, hai proprio ragione!

“Ma vedi, lui è così sensibile, timido, fragile. Bisognerebbe spiegarglielo con molta delicatezza. Per esempio, parlandogli della natura… Pensi che saresti capace di farlo?

“Hmm, si cara, penso che posso provarci.

“Oh grazie Bob, mi togli proprio una grande preoccupazione. Ma mi raccomando la delicatezza. Ecco, potresti parlargli con un linguaggio poetico. Che so, parlargli dei fiori, delle farfalle, delle api… sai che voglio dire.

“Si cara, capisco. Gli parlerò proprio così.

Passa qualche giorno. E’ sabato, il sole splende in un cielo azzurro solcato da qualche leggera nuvola, l’aria è tiepida. Bob esce percomprare i giornali, il cedro candito per il plumcake e le sigarette, chiede a Tom di accompagnarlo per fare due passi al sole.

“Bella giornata di sole, vero Tom?

“Si papà, proprio una bella giornata.

“Mi ricorda quelle belle giornate d’estate dell’anno scorso, quando tu ed io siamo andati in vacanza da François in Normandia. Ti ricordi?

“Si, papa, certo, quel tuo vecchio commilitone nella fattoria. Si stava proprio bene.

“Ecco, ricordi Tom che belle passeggiate facevamo, tra i prati e i boschi, tra fiori, api e farfalle?

“Si, papa, ricordo benissimo.

“Ricordi anche le due nipoti di François, Marlène e Michelle?

“Certo, papa, non potrei proprio dimenticarle.

“E ricordi che cosa facevamo con loro?

“Certamente. Era così bello!

“Ecco, figlio mio. Tua mamma vorrebbe che tu sapessi che anche le farfalle fanno la stessa cosa.

E’ un ricordo della mia infanzia. Abitavo a Gottinga nel dicembre del milleottocentosettanta. Mio padre ed io giungemmo all’Accademia quando il presidente Maust stava cominciando l’appello dei partecipanti alla Gara Mondiale di Matematica. Subito babbo andò a mettersi fra gli iscritti dopo avermi affidato alla signora Katten, amica di famiglia.

Seppi da lei che il colpo del cannone di Pombo, il bidello, avrebbe segnato l’inizio della storica contesa. La signora Katten mi raccontò un episodio, ignoto ai più, intorno all’attività di Pombo. Costui sparava da trent’anni un colpo di cannone per annunciare il mezzogiorno preciso. Una volta se n’era dimenticato. Il dì appresso, allora, aveva sparato il colpo del giorno prima, e così di seguito fino a quel venerdì del milleottocentosettanta, Nessuno a Gottinga si era mai accorto che Pombo sparava il colpo del giorno avanti.

Esauriti i preliminari, la gara ebbe inizio alla presenza del principe Ottone e di un ragguardevole gruppo di intellettuali.

“Uno, due, tre, quattro, cinque… " Nella sala si udivano soltanto le voci dei gareggianti.

Alle diciassette circa, avevano superato il ventesimo migliaio. Il pubblico si appassionava alla nobile contesa e i commenti si intrecciavano. Alle diciannove, Alain, della Sorbona, si accasciò sfinito.

Alle venti, i superstiti erano sette.

”36767, 36768, 36769, 36770…”

Alle ventuno Pombo accese i lampioni. Gli spettatori ne approfittarono per mangiare le provviste portate da casa. “40719, 40720, 40721…”

Io guardavo mio padre, madido di sudore, ma tenace. La signora Katten accarezzandomi i capelli ripeteva come un ritornello: ’Che bravo babbo hai,’ e a me non pareva neppure di avere fame. Alle ventidue precise avvenne il primo colpo di scena: l’algebrista Pull scattò:

"’Un miliardo "

Un oh di meraviglia coronò l’inattesa sortita; si restò tutti col fiato sospeso.

Binacchi , un italiano, aggiunse issofatto:

“’Un miliardo di miliardi di miliardi.’ Nella sala scoppiò un applauso subito represso dal Presidente. Mio padre guardò intorno con superiorità, sorrise alla signora Katten e cominciò:

“’Un miliardo di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi…’

La folla delirava: "Evviva, evviva." La signora Katten e io, stretti uno all’altro, piangevamo dall’emozione.

“…di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi.’

Il presidente Maust, pallidissimo, mormorava a mio padre, tirandolo per le falde della palandrana: ’Basta, basta, le farà male.’ Mio padre seguitava fieramente:

“… di miliardi di miliardi di miliardi di miliardi ...’ A poco a poco la sua voce si smorzò, l’ultimo fievole di miliardi gli uscì dalle labbra come un sospiro, indi si abbattè sfinito sulla sedia. Gli spettatori in piedi lo acclamavano freneticamente.

Il principe Ottone gli si avvicinò e stava per appuntargli una medaglia sul petto quando Gianni Binacchi urlò:

"Più uno!"

La folla precipitatasi nell’emiciclo portò in trionfo Gianni Binacchi. Quando tornammo a casa, mia madre ci aspettava ansiosa alla porta. Pioveva. Il babbo, appena sceso dalla diligenza, le si gettò tra le braccia singhiozzando: "Se avessi detto più due avrei vinto io."

Premier jour d'école dans une classe américaine. L'institutrice présente

à la classe un nouvel élève, Sakiro Suzuki (le fils du boss de Sony).

L'heure commence.

L'institutrice:

- Bon, voyons qui maîtrise l'histoire de la culture américaine. Qui a

dit: DONNEZ-MOI LA LIBERTÉ OU LA MORT ?"

Pas un murmure dans la salle. Suzuki lève la main: "Patrick Henry, 1775, à Philadelphia"

- Très bien Suzuki !

- Et qui a dit: L'ETAT EST LE PEUPLE, LE PEUPLE NE PEUT PAS SOMBRER ?

- Abraham Lincoln, 1863 à Washington, répond Suzuki

L'institutrice regarde les élève et dit :

- Honte à vous ! Suzuki est Japonais et il connaît l'histoire américaine

mieux que vous !

On entend alors une petite voix au fond de la classe:

- Allez tous vous faire f..., connards de Japonais !

- Qui a dit ça ? S'insurge l'institutrice

Suzuki lève la main et sans attendre, dit:

- Général Mc Arthur, 1942, au Canal de Panama et Lee Iacocca, 1982, lors de l'assemblée générale de General Motors

Dans la classe plongée dans le silence, on entend un discret :

- y'm'fait vomir...

L'institutrice hurle :

- Qui a dit ça ?

Et Suzuki:

- George Bush Senior au premier Ministre Tanaka pendant un dîner officiel à Tokyo en 1991.

Un des élèves se lève alors et crie

- pomp'moi l'gland !!

Et Suzuki, sans ciller:

- Bill Clinton à Monica Lewinsky, 1997 dans la salle ovale de la Maison Blanche à Washington.

Un autre élève lui hurle alors:

- Suzuki, espèce de merde !

Et Suzuki:

- Valentino Rossi, lors du Grand Prix de Moto en Afrique du Sud en 2002.

La salle tombe littéralement dans l'hystérie, l'institutrice perd connaissance, la porte s'ouvre et le directeur de l'école apparaît:

- MERDE, j'ai encore jamais vu un bordel pareil !

Et Suzuki:

- Chirac, après s'être vu remettre les comptes de la Sécu par le premier ministre Raffarin.

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History Lesson

It was the first day of school and a new student named Suzuki, the son of a Japanese businessman, entered the fourth grade.

The teacher said, "Let's begin by reviewing some American history. Who said "Give me Liberty, or give me Death?"

She saw a sea of blank faces, except for Suzuki, "Patrick Henry, 1775." He said."

Very good! Who said 'Government of the people, by the people, for the people,

shall not perish from the earth'?"

Again, no response except from Suzuki: "Abraham Lincoln, 1863." said Suzuki.

The teacher snapped at the class, "Class, you should be ashamed. Suzuki, who is new to our country, knows more about its history than you do."

She heard a loud whisper: "Screw the Japs."

"Who said that?" she demanded.

Suzuki put his hand up. "Lee Iacocca, 1982."

At that point, a student in the back said, "I'm gonna puke."

The teacher glares and asks "All right! Now, who said that?"

Again, Suzuki says, "George Bush to the Japanese Prime Minister, 1991."

Now furious, another student yells, "Oh yeah? Suck this!"

Suzuki jumps out of his chair waving his hand and shouts to the teacher, "Bill Clinton, to Monica Lewinsky, 1997!"

Now with almost a mob hysteria someone said,

"You little shit. If you say anything else, I'll kill you."

Suzuki frantically yells at the top of his voice,

"Gary Condit to Chandra Levy 2001."

The teacher fainted. And as the class gathered around the teacher on the floor, someone said,

"Oh shit, we're in BIG trouble!"

Suzuki said, "Arthur Andersen, 2002."

Dalla pagina “Dirty Jokes” del sito del signor Vikar (New York)

http://www.vikarsrant.net/HistoryLessons.htm

Conversazione realmente registrata sulla frequenza di emergenza marittima sul canale 106 a largo della costa di Finisterra (Galicia), tra galiziani e americani, il 16 ottobre 1997.

Spagnoli: (rumore di fondo) ... vi parla l'A-853, per favore, virate 15 gradi sud per evitare di entrare in collisione con noi. Vi state dirigendo esattamente contro di noi, distanza 25 miglia nautiche.

Americani: (rumore di fondo) ... vi suggeriamo di virare 15 gradi nord per evitare la collisione

Spagnoli: Negativo. Ripetiamo, virate 15 gradi sud per evitare la collisione

Americani: (un'altra voce) Vi parla il Capitano di una nave degli Stati Uniti d'America. Vi intimiamo di virare 15 gradi nord per evitare la collisione.

Spagnoli: Non lo consideriamo fattibile, nè conveniente, vi suggeriamodi virare di 15 gradi per evitare di scontrarvi con noi.

Americani: (tono accalorato) VI PARLA IL CAPITANO RICHARD JAMES HOWARD, AL COMANDO DELLA PORTAEREI U.S.S. LINCOLN, DELLA MARINA DEGLI STATI UNITI D'AMERICA, LA SECONDA NAVE DA GUERRA PIÙ GRANDE DELLA FLOTTA AMERICANA. CI SCORTANO 2 CORAZZATE, 6 DISTRUTTORI, 5 INCROCIATORI, 4 SOTTOMARINI E NUMEROSE ALTRE NAVI D'APPOGGIO. NON VI "SUGGERISCO" VI "ORDINO" DI CAMBIARELA VOSTRA ROTTA DI 15 GRADI NORD. IN CASO CONTRARIO CI VEDREMO COSTRETTI A PRENDERE LE MISURE NECESSARIE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DI QUESTA NAVE.PER FAVORE OBBEDITE IMMEDIATAMENTE E TOGLIETEVI DALLA NOSTRA ROTTA!!!

Spagnoli: Vi parla Juan Manuel Salas Alcantara. Siamo 2 persone. Ci scortano il nostro cane, il cibo, 2 birre, e un canarino che adesso sta dormendo.Abbiamo l'appoggio della stazione radio "Cadena Dial de La Coruña" e il canale 106 di emergenza marittima. Non ci dirigiamo da nessuna parte, visto che parliamo dalla terra ferma, siamo nel faro A-853 di Finisterra sulla costa Galiziana. Non abbiamo la più pallida idea di che posto abbiamo nella classifica dei fari spagnoli. Potete prendere le misure che considerate opportune e fare quel cazzo vi pare per garantire la sicurezza della vostra nave di merda che si sfracellerà sulla roccia. Pertanto insistiamo di nuovo e vi suggeriamo di fare la cosa più sensata e di cambiare la vostra rotta di 15 gradi sud per evitare la collisione.

Americani: Bene, ricevuto, grazie.

Io sottoscritto (d'ora in avanti "l'Augurante") chiedo al mio interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato") di accettare senz'alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) per la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/ o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica. Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.

L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come "gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette") anno 2005. L'Augurante sottolinea che la datazione "2005" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.

Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:

- Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2005, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.

- Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.

- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.

- L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l'Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.

Ciò stabilito

Buon Natale e Buon 2005

Napoli, Mergellina, metà agosto, ore quattordici. Il piazzale è vuoto. Un tram è fermo al capolinea: un vecchio tram, di quelli aperti, col trolley.

Un signore esce dal bar, estrae dalla tasca della maglietta una sigaretta, l’accende, aspira lentamente la prima boccata. Poi, a passi lenti, sul selciato rovente, si avvia al tram fermo.

Sale sul predellino, saluta con un gesto il bigliettaio accaldato e scamiciato, unico abitante della carrozza. Si ferma sulla piattaforma, continuando la sua sigaretta.

- Signo’, ‘a sigaretta!, esclama con voce fiacca il tranviere.

Il signore continua a fumare, lentamente.

- Signo’, ‘a sigaretta!!!, esclama con voce appena un po’ più ferma il tranviere.

Il signore continua, ancora qualche boccata. Racogliendo tutte le sue forze, il tranviere ammonisce:

- Signo’, ma nun ‘o sapite ch’in tram nun se po’ fumma’!

- Ma comme, io ‘mo ‘mo aggio pigliato ‘o ccafe’!, replica il signore con gli occhi spalancati e la bocca delusa.

- Ah, quann’è cussi’ scusate tanto, esclama conclusivamente il tranviere.

Questa storiella mi ricorda i polmoni. E un'altra storiella, che si riferisce all'ospedale napoletano delle malattie di petto, il Caldarelli. Eccola

Un'anziana signora alla fermata del tram cerca di decifrare l'illegibili indicazioni delle linee. Passa un giovanotto.

La signora: - Scusate, c'aggio piglia' pe' ghi' 'e Cardarelli?

Il giovanotto, guardandola: - Signo', 'a trubeccolose!

Little David was in his 4th grade class when the teacher asked the children what their fathers did for a living.

All the typical answers came up-fireman, policeman, salesman, doctor, lawyer, etc.

David was being uncharacteristically quiet, so the teacher asked him about his father.

My father's an exotic dancer in a gay cabaret and takes off all his clothes in front of other men and they put money in his underwear. Sometimes, if the offer is really good, he will go home with some guy and make love with him for money.

The teacher, obviously shaken by this statement, hurriedly set the other children to work on some exercises and took little David aside to ask him,

Is that really true about your father?

No, said David, He works for the Republican National Committee to re-elect George Bush, but I was too embarrassed to say that in front of the other kids

Un giovanotto serio trova, in un mucchio di detriti di cantiere, una vecchia lampada di foggia un po’ antiquata. La porta a casa e la pulisce, per usarla come fermalibri. Naturalmente appare un genio, Aladino:

- Che vuoi, mio Signore? Ti avverto che puoi esprimere tre desideri che verranno senz’altro soddisfatti.

Passato il primo momento di stupore il giovanotto, senza rifletterci troppo, dice:

- Vorrei diventare molto, molto intelligente!

Aladino obbedisce e fa quello che deve fare. Passa qualche mese; il giovanotto completa rapidamente i suoi studi, ottiene brillantemente la laurea in Scienze naturali, si iscrive secondo percorsi privilegiati a Filosofia teoretica e ottiene anche in questo campo una laurea magna cum laude. Ottiene abbondanti finanziamenti internazionali su un suo programma di ricerca nel quale si impegna con successo. Ma dopo un po’ sente nascere in sè una certa insoddisfazione, e torna a strofinare la lampada.

- Dimmi, mio Signore, che altro desideri? Vuoi più ricchezza, vuoi amore, vuoi potere, vuoi che ti accadano eventi eccezionali?

- No, Aladino, tutto questo non mi interessa. Vorrei solo diventare più intelligente.

Come al solito, il genio obbedisce. Tempestiva conseguenza, il giovanotto ottiene il Nobel e vince numerosi confronti con scienziati del massimo livello, nei numerosi campi nei quali ha ormai consolidato i suoi saperi. Ma di nuovo l’insoddisfazione si manifesta. Decide di spendere l’ultima possibilità e strofina la lampada per la terza volta.

- Eccomi Signore. Ero convinto che l’intelligenza non potesse bastarti. Che cosa desideri adesso?

- Non hai capito, Aladino. L’intelligenza che ho non mi basta, ne vorrei di più.

Aladino appare perplesso.

- Signore, io non ho difficoltà ad accontentarti. Ma per farlo devo introdurre qualche modifica strutturale, che potrebbe procurarti inconvenienti indesiderati. Se vuoi ti rendo ancora più intelligente, ma è bene che tu sia consapevole di ciò che ti accadrà…

- Cioè?

- Ti verranno le mestruazioni.

"What do they say?" the priest inquired. "They only know how to say, 'Hi, we're prostitutes. Want to have some fun?'"

"That's terrible!" the priest exclaimed, "but I have a solution to your problem. Bring your two female parrots over to my house and I will put them with my two male talking parrots whom I taught to pray and read the bible. My parrots will teach your parrots to stop saying that terrible phrase and your female parrots will learn to praise and worship."

"Thank you!" the woman responded.

The next day the woman brings her female parrots to the priest's house. His two male parrots are holding rosary beads and praying in their cage.

The lady puts her two female parrots in with the male parrots and the female parrots say,"Hi, we're prostitutes, want to have some fun?"

One male parrot looks over at the other male parrot and exclaims, "Put the beads away. Our prayers have been answered!"

Promozione



Il Consigliere delegato della società, dopo matura riflessione, valuta che il luogo più adatto per il primo lancio della bibita di mango sia Milano.

Prende il jet e va a Milano, dove la sua segretaria gli ha già fissato un appuntamento con il miglior pubblicitario dell'Italia settentrionale.

- Vorremmo organizzare un lancio molto forte della nostra nuova bibita. E' un prodotto veramente ottimo.

- Me ne descriva le proprietà, risponde il pubblicitario, in modo da poter comprendere che tipo di campagna è bene organizzare.

- Certo, prosegue il Consigliere delegato, stavo per farlo. Allora, le qualità organolettiche sono molto alte, il sapore squisito e nuovo, la consistenza vellutata e morbida, ha un perlage sottilissimo, ha la strana capacità di mantenere molto a lungo la temperatura acquistata in frigorifero, è molto rinfrescante e toglie la sete per almeno un'ora, e inoltre sono state testate (ho qui i certificati) delle notevolissime prerogative energetiche: stimola l'intelligenza ed esalta le capacità sessuali.

- Bene bene, dice il pubblicitario. Credo proprio che potremo organizzare una buona campagna. Domani le faccio avere uno schema e il preventivo.

Il giorno dopo, puntuale, arriva il preventivo: 10 milioni di Euro.

- Troppo alto, dice il Consigliere delegato. Milano è evidentemente una città troppo cara.

Si consulta in videoconferenza con i suoi consiglieri a NY, e fa fissare dalla sua segretaria, dopo un'attenta ricerca, un appuntamento con una ditta specializzata di Roma, molto quotata.

- Vorremmo organizzare un lancio molto forte della nostra nuova bibita, dice al pubblicitario romano. E' un prodotto veramente ottimo. Le sue qualità organolettiche sono molto alte, il sapore squisito e nuovo, la consistenza vellutata e morbida, ha un perlage sottilissimo ecc. ecc.

- Mi sembra proprio un'ottima merce, molto indicata per le calde estati romane e per tutto il mercato del Sud, che gravita su Roma. Fra due giorni le faccio avere un'offerta, che credo sarà molto conveniente.

Passano i due giorni, ed ecco l'offerta: 8 milioni di Ecu.

- Ma non sarà l'Italia a essere troppo cara? dice fra sé e sé il Consigliere delegato.

Si consulta con NY dove emerge una nuova ipotesi: perché non cercare a Napoli? In fondo, è una città incasinata e poco affidabile, ma è una porta verso la sponda africana del mediterraneo, un mercato in via di sviluppo ecc. ecc. L'efficiente segretaria gli combina un appuntamento, e un signore si presenta puntuale all'albergo a via Partenope dove è sceso.

- Stiamo cercando una società di pubblicità che organizzi un buon lancio per un nostro nuovo prodotto, una bibita a base di mango che ha eccezionali qualità. E' un prodotto veramente ottimo. Le qualità organolettiche sono molto alte, il sapore squisito e nuovo, la consistenza vellutata e morbida, ha un perlage sottilissimo, ha la strana capacità di mantenere molto a lungo la temperatura acquistata in frigorifero, è molto rinfrescante e toglie la sete per almeno un'ora, e inoltre sono state certificate delle notevolissime prerogative energetiche: stimola l'intelligenza ed esalta le capacità sessuali.

- Ah ah, bene, fa il napoletano pensieroso. Credo che si possa fare un buon lavoro. Bene, per 2 mila Euro le organizzo una fantastica campagna. Adesso sono le 10 am, lei mi firmi un assegno e domattina si affacci alla finestra.

Il consigliere delegato non sa che dire. Il prezzo gli sembra eccezionalmente conveniente, ma non sa se può fidarsi. Decide di rischiare, e firma l'assegno.

La giornata, come al solito, è bella, il sole splende e la brezza rende l'aria gradevole. Il Consigliere delegato si fa portare a Posillipo da una carrozzella, poi attraversa Spaccanapoli e mangia in un ristorante di Piazza Dante. Dopo una siesta sorbisce una coviglia di nocciola da Gambrinus a Piazza Plebiscito, va a comprare qualche cravatta da Marinella alla Torretta, prende un aperitivo da Caflisch a via Chiaia, compra cinque scatole di cioccolatini da Gay & Odin, cena in albergo e va a dormire presto, curioso su che cosa vedrà all'indomani.

Appena si fa giorno il cameriere gli porta il caffè. Il Consigliere delegato si alza, va alla finestra e si affaccia: la città è coperta da grandi manifesti dove, sotto il marchio della bibita, campeggiano queste parole:

MANGO P'A CAPA

MANGO P'O CAZZO.

L'anno scorso un mio amico ha effettuato l'upgrade da Fidanzata 6.0 a Moglie 1.0, ed ha scoperto che quest'ultima ha una tale occupazione di memoria da lasciare pochissime risorse al sistema per altre applicazioni. Egli ha anche notato che Moglie 1.0 ha la tendenza a generare processi-figli, che consumano ulteriori risorse.

Vi è inoltre un fenomeno negativo, non indicato nella documentazione del prodotto, la cui probabile presenza era stata ravvisata da altri utenti. Non solo infatti, Moglie 1.0 si installa in modo tale da essere lanciata per prima all'inizializzazione, e controllare così tutte le attività del sistema; ma inoltre, come lui ha avuto modo di scoprire, alcune applicazioni come PokerNotturno 10.3, Ubriacatura 2.5 e NotteAlPub 7.0 non riescono più a partire, mandando in stallo il sistema appena lanciato, anche se esse funzionavano perfettamente prima dell'installazione di Moglie 1.0. L'Applicazione Calcetto 2.2 inoltre funziona a tratti.

All'installazione, Moglie 1.0 installa anche alcuni "Plug-in" indesiderati come Suocera 55.8 e Cognato in versione Beta. Di conseguenza le prestazioni del sistema decadono inesorabilmente con il passare del tempo.

Ecco alcune caratteristiche che sarebbero gradite nella versione 2.0 di Moglie. 1) un pulsante "minimizza" o "Disabilita Temporaneamente"; 2) un pulsante "Dacci un taglio" o "vatti a fare un giro"; 3) un programma di disinstallazione che, senza perdita di tempo e di risorse, permetta di rimuovere Moglie 1.0 senza conseguenze future sulla funzionalità del sistema. 4) un'opzione che consenta di far funzionare il gestore di rete in maniera promiscua, e che consentirebbe di fare un uso maggiore della funzionalità di prove hardware.

Personalmente per evitare i problemi causati da Moglie 1.0, ho deciso di installare piuttosto Ragazza 2.0. Anche così comunque ho avuto parecchi problemi. Apparentemente è impossibile installare Ragazza 2.0 su Ragazza 1.0; occorre prima disinstallare quest'ultima. Altri utenti mi hanno detto che si tratta di un bug di vecchia data. Da prove effettuate mi sembra che versioni di Ragazza entrino addirittura in conflitto nella gestione delle porte di I/O. È strano che non abbiano ancora corretto un errore cosi' evidente. Cosa ancora peggiore, il programma di disinstallazione di Ragazza 1.0 non funziona bene, lasciando alcune "fastidiose tracce" nelle applicazioni di sistema. Ma il fatto piu' fastidioso è che tutte le versioni di Ragazza aprono continuamente una finestra che decanta i vantaggi del fare l'upgrade a Moglie 1.0.

AVVISO DI BUG (questo è veramente grandioso)

Moglie 1.0 ha un bug non documentato. Se si prova ad installare Amante 1.1 prima di disinstallare Moglie 1.0, Moglie 1.0 cancella, senza possibilità di recupero i file Soldi.dll e Casa.dll prima di effettuare l'autodisinstallazione. Quindi Amante 1.1 si rifiuterà di installarsi, segnalando la mancanza di risorse di sistema.

Allora Giuliano Ferrara si è convertito? É tornato a sinistra con i compagnetti di gioventù? Che ne pensa lei, dottor Scalfari? Sarà contento.

Questo piccolo-grosso ribaltone è anche una sua vittoria. Dirà o penserà che i topi cominciano ad abbandonare la nave che affonda. Prima Sgarbi, poi Cirino Pomicino, adesso anche il nostro Elefantino.

Via, la questione Sofri è solo un pretesto o nel migliore dei casi un'occasione. A me non piacciono i voltagabbana e perciò non mi sento di far festa, anzi. Considero la conversione a sinistra di Giuliano Ferrara un brutto segnale per la destra e uno ancora più brutto per la sinistra. E lei?

SILVIO MAZZEI Roma

Io, signor Mazzei, ho la mia opinione su Ferrara e l'ho espressa più d'una volta anche in questa rubrica di lettere e sull'Espresso. Perciò non starò a ripeterla. Ma nella fattispecie di questo piccolo-grosso ribaltone, per usare le sue parole, mi limiterò a raccontarle una barzelletta di buona qualità che mi pare sia eccellente metafora per il caso in questione.

Il figliol prodigo torna finalmente alla casa del padre dopo un lungo periodo di scioperataggine e il padre è in festa e prepara le dovute accoglienze. Il vitello grasso viene a sapere la notizia e se ne preoccupa. Teme che finisca come in altre analoghe occasioni con la macellazione del più saporoso animale della fattoria; perciò decide di scappare. Avvisa le altre bestie della stalla e se ne va. Ma poi è assalito da altri pensieri. Perché andarsene? Il suo destino è comunque segnato, lì o altrove finirà comunque al mattatoio. Tanto vale che sia laddove è nato, in mezzo ai suoi parenti e amici. Perciò torna indietro. Quando è di nuovo sulla soglia della stalla si sente una voce gridare: è tornato il vitello grasso! Risponde da lontano un'altra voce: ammazzate il figliol prodigo. Fine della barzelletta.

Ci rifletta su, signor Mazzei, ma non faccia l'errore di identificare Ferrara coi vitello grasso per via delle dimensioni.

Note: HU is the name of the new Chinese leader

(in the Oval Office)

George: Condi! Nice to see you. What's happening?

Condi: Sir, I have the report here about the new leader of China.

George: Great. Lay it on me.

Condi: Hu is the new leader of China.

George: That's what I want to know.

Condi: That's what I'm telling you.

George: That's what I'm asking you. Who is the new leader of China?

Condi: Yes.

George: I mean the fellow's name.

Condi: Hu.

George: The guy in China.

Condi: Hu.

George: The new leader of China.

Condi: Hu.

George: The Chinaman!

Condi: Hu is leading China.

George: Now whaddya' asking me for?

Condi: I'm telling you Hu is leading China.

George: Well, I'm asking you. Who is leading China?

Condi: That's the man's name.

George: That's who's name?

Condi: Yes.

George: Will you or will you not tell me the name of the new leader

of

China?

Condi: Yes, sir.

George: Yassir? Yassir Arafat is in China? I thought he was in the

Middle East.

Condi: That's correct.

George: Then who is in China?

Condi: Yes, sir.

George: Yassir is in China?

Condi: No, sir.

George: Then who is?

Condi: Yes, sir.

George: Yassir?

Condi: No, sir.

George: Look, Condi. I need to know the name of the new leader of

China.

Get me the Secretary General of the U.N. on the phone.

Condi: Kofi?

George: No, thanks.

Condi: You want Kofi?

George: No.

Condi: You don't want Kofi.

George: No. But now that you mention it, I could use a glass of milk.

And then get me the U.N.

Condi: Yes, sir.

George: Not Yassir! The guy at the U.N.

Condi: Kofi?

George: Milk! Will you please make the call?

Condi: And call who?

George: Who is the guy at the U.N?

Condi: Hu is the guy in China.

George: Will you stay out of China?!

Condi: Yes, sir.

George: And stay out of the Middle East! Just get me the guy at the

U.N.

Condi: Kofi.

George: All right! With cream and two sugars. Now get on the phone.

(Condi picks up the phone.)

Condi: Rice, here.

George: Rice? Good idea. And a couple of egg rolls, too. Maybe we

should send some to the guy in China. And the Middle East. Can you get

Chinese food in the Middle East?

CARTESIO: per andare dall'altra parte.

PLATONE: per il suo bene. Dall'altra parte c'è la Verità.

ARISTOTELE: è nella natura della gallina attraversare le strade. KARL MARX: era storicamente inevitabile.

IPPOCRATE: a causa di un eccesso di secrezione del suo pancreas.

CAPITANO KIRK: per andare in un posto dove nessun'altra gallina era mai stata.

MOSE': e Dio discese dal paradiso e disse alla gallina: "Tu devi attraversare la strada" . E la gallina attraversò la strada e Dio vide che ciò era buono.

MARTIN LUTHER KING: ho sognato un mondo in cui tutte le galline sarebbero libere di attraversare la strada senza dover giustificare il loro atto.

RICHARD NIXON: la gallina non ha attraversato la strada, lo ripeto, la gallina non ha MAI attraversato la strada.

MACHIAVELLI: il fatto importante è che la gallina abbia attraversato la strada. Chi se ne frega di sapere il perché? Il fine in sé di

attraversare la strada giustifica qualunque motivazione.

SIGMUN FREUD: il fatto che vi preoccupiate del fatto che la gallina abbia attraversato la strada rivela il vostro profondo latente senso di insicurezza sessuale.

BILL GATES: abbiamo appena messo a punto il nuovo "Gallina Office 2003" , che non si accontenterà soltanto di attraversare le strade, ma coverà anche le uova, classificherà i vostri dossiers importanti, etc...

BUDDA: porre questa domanda rinnega la vostra natura di gallina.

GALILEO: e quindi lei attraversa.

DE GAULLE: la gallina ha forse attraversato la strada, ma non ha ancora attraversato l'autostrada!

EINSTEIN: il fatto che sia la gallina che attraversa la strada o che sia la strada che si muove sotto la gallina dipende unicamente

dal vostro sistema di riferimento!

GEORGE W. BUSH: il fatto che il pollo abbia potuto attraversare questa strada in tutta impunità malgrado le risoluzioni dell'ONU rappresenta un affronto alla democrazia, alla libertà, alla giustizia. Questo prova indubbiamente che noi avremmo dovuto già bombardare questa strada da molto tempo. Al fine di assicurare la pace in questa regione, e per evitare che i valori che noi difendiamo non siano ancora una volta beffati da questo genere di terrorismo, il governo degli Stati Uniti d'America ha deciso di inviare 17 portaerei, 46 cacciatorpediniere, 154 incrociatori, appoggiati a terra da 243000 marines e nell'aria da 846 bombardieri, che avranno il compito, in nome della libertà e della democrazia, di eliminare ogni traccia di vita dei pollai per un raggio di 5000km; in seguito di assicurarsi con tiri di missili teleguidati che tutto ciò che assomiglia, da vicino o da lontano, a un pollaio sia ridotto a un mucchio di cenere e non possa più minacciare la nostra nazione con la sua arroganza. Noi abbiamo deciso che poi questo paese sarà generosamente preso in custodia dal nostro governo, che ricostruirà dei pollai seguendo le norme di sicurezza in vigore, con a capo un gallo democraticamente eletto dall'ambasciatore degli Stati Uniti. Per il finanziamento di queste ricostruzioni noi ci accontenteremo del controllo totale della produzione di cereali della regione per 30 anni, disponendo che gli abitanti locali beneficeranno di una tariffa preferenziale su una parte di questa produzione, in cambio della loro totale collaborazione. In questo nuovo paese di giustizia, di pace e di libertà, noi possiamo assicurarvi che mai più un pollo tenterà di attraversare una strada, per la semplice buona ragione che non ci saranno più strade, e che le galline non avranno più le zampe.

Che Dio benedica l'America!

Sembra che in una scuola francese sia successo quanto segue.

L'insegnante, davanti ai suoi alunni, un giorno spiegava come in francese,al contrario della lingua Inglese, i sostantivi sono grammaticalmente divisi in "maschile" e "femminile". Cose quali "gesso" o "matita", disse, vengono quindi associati ad un genere, sebbene in Inglese siano sostantivi neutri. Stupito, uno studente alzo' la mano e chiese "di che genere è un computer?"

L'insegnante non era certo della risposta, e così divise la classe in due gruppi, chiedendo loro di decidere se il termine computer debba essere maschile o femminile. Un gruppo era composto dalle donne della classe, e l'altro dagli uomini. Ad entrambi i gruppi venne chiesto, poi, di fornire quattro motivazioni alle loro conclusioni.

Decisione degli Uomini

Gli uomini decisero che i computer dovrebbero decisamente appartenere al genere femminile, perché:

1. Nessun'altro al di fuori del loro creatore capisce la loro logica interna.

2. Il linguaggio di cui si servono per comunicare con gli altri computer è incomprensibile a chiunque altro.

3. I tuoi errori, persino minimi, vengono immagazzinati nella memoria a lungo-termine per essere usati più avanti.

4. Non appena ne acquisti uno, ti ritrovi a spendere metà del tuo blocchetto di assegni per gli accessori.

Decisione delle Donne

Il gruppo di donne, d'altro canto, concluse che ai computer bisognerebbe assegnare il genere maschile, perché :

1. Per potere avere la loro attenzione, devi accenderli.

2. Contengono moltissimi dati, ma sono ancora privi di intelligenza propria.

3. Dovrebbero esser li per risolvere i tuoi problemi, ma per metà del tempo sono LORO il problema.

4. Non appena te ne procuri uno, ti accorgi che, se avessi aspettato ancora un po', avresti potuto averne uno migliore.

Where do babies come from? A teenage girl come home from school and asks her mother, "Is it true what Rita just told me?"

"What's that?" asks her mother.

"That babies come out of the same place where boys put their penises?" said her daughter.

"Yes it is dear!" replies her mother, pleased that the subject had finally come up and that she wouldn't have to explain it to her daughter.

"But then, when I have a baby," responded the teenager, "won't it knock my teeth out?"

Un disoccupato sta cercando lavoro come uomo delle pulizie alla Microsoft. L'addetto del dipartimento del personale gli fa fare un test (scopare il pavimento), poi lo intervista e alla fine gli dice: "Sei assunto, dammi il tuo indirizzo di e-mail, così ti mando un modulo da riempire insieme al luogo e la data in cui ti dovrai presentare per iniziare". L'uomo, sbigottito, risponde che non ha il computer, né tantomeno la posta elettronica. Il tipo gli risponde che se non ha un indirizzo e-mail significa che virtualmente non esiste e quindi non gli possono dare il lavoro.

L'uomo esce, disperato, senza sapere cosa fare e con solo 10 $ in tasca. Decide allora di andare al supermercato e comprare una cassa di 10 chili di pomodori. Vendendo porta a porta i pomodori in meno di due ore riesce a raddoppiare il capitale, e ripetendo l'operazione altre 3 volte si ritrova con 160 $. A quel punto realizza che può sopravvivere in quella maniera. Parte ogni mattina più presto di casa e rientra sempre più tardi la sera, e ogni giorno raddoppia o triplica il capitale. In poco tempo si compra un carretto, poi un camion e in un batter d'occhio si ritrova con una piccola flotta di veicoli per le consegne.

Nel giro di 5 anni il tipo è il proprietario di una delle più grandi catene di negozi di alimentari degli Stati Uniti. Allora pensa al futuro e decide di stipulare una polizza sulla vita per lui e la sua famiglia. Contatta un assicuratore, sceglie un piano previdenziale e quando alla fine della discussione l'assicuratore gli chiede l'indirizzo e-mail per mandargli la proposta, lui risponde che non ha computer nè e-mail. "Curioso - osserva l'assicuratore - avete costruito un impero e non avete una e-mail. Immaginate cosa sareste se aveste avuto un computer!!!!". L'uomo riflette e risponde "Sarei l'uomo delle pulizie della Microsoft".

* Morale n° 1: Internet non ti risolve la vita.

* Morale nº 2: Se vuoi essere assunto alla Microsoft, cerca di avere una e-mail.

* Morale nº 3: Visto che hai ricevuto questa storia via e-mail hai più possibilità di diventare uomo delle pulizie che miliardario.

Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato dall'ONU.

La domanda era:

"Per piacere, dica onestamente qual è la sua opinione sulla scarsità di

alimenti nel resto del mondo."

Il risultato è stato il seguente:

* gli europei non hanno capito cosa sia la "scarsità."

* gli africani non sapevano cosa fossero gli "alimenti."

* gli americani hanno chiesto il significato di "resto del mondo."

* i cubani, straniti, hanno chiesto maggiori delucidazioni sul

significato di "opinione."

* nel parlamento italiano, si sta ancora discutendo su cosa sia "onestamente."

L’antefatto

Adriano Olivetti era un industriale colto e illuminato, amico della letteratura, della filosofia, della società e dell’urbanistica. Era anche un mecenate. Nella sua bellissima fabbrica di Ivrea, rinnovata dai più bravi architetti del tempo, ospitava elevate attività culturali da lui promosse, e moltissimi tra i più valenti intellettuali.

La storia

Una carovana di un circo attraversa le Alpi ed è colta da una tormenta. Alcuni carrozzoni sono travolti dalle furie del tempo e, da uno di essi, scappano due leoni. Si rifugiano nelle forre e nelle boscaglie ai piedi delle cime e, finché la stagione è buona (per fortuna la tormenta era alla fine dell’inverno) trovano nutrimento afferrando cerbiatti e conigli, pecore e qualche raro vitello. Ma quando viene la cattiva stagione cominciano a fare la fame. Uno dei due, Gaspare, dice all’altro

”Non voglio correre il rischio di diventare vegetariano. Proviamo a scendere a valle”

“D’accordo”, fa l’altro, Amilcare.

Cominciano a scendere con grande prudenza e raggiungono i primi villaggi. Appena si avvicinano alle stalle i montanari, vigili, li cacciano a fucilate. Si allontanano col fiato in gola.

Passa qualche altro giorno, e Gaspare proprio non ce la fa più. Prova a convincere Amilcare ma in questi la paura prevale sulla fame. Con coraggiosa cautela Gaspare scompare verso valle.

Amilcare riesca e passare l’inverno, neppure lui sa come. Poi la primavera, l’estate e l’autunno gli danno nova forza. Ma torna l’inverno: un inverno eccezionalmente precoce, rigido, prolungato. Amilcare non ce la fa più:

”Meglio morire con una pallottola in fronte che spegnersi con lo stomaco devastato dall’inedia nella fredda neve”, pensa. E s’avvia anche lui verso la valle.

Piano piano, strisciando più che camminando, il leone Amilcare s’inoltra tra colline nelle quali evita i paesi infilandosi nelle forre e nei fossi. Sbocca infine in una pianura, in fondo alla quale vede le costruzioni di una città.

Un rumore di motore lo fa accucciare in un fosso. Guarda e – meraviglia! – dall’auto, una lussuosa Lancia, esce (“ma sì, è proprio lui”!) il suo amico Gaspare. Grasso e rotondo, lustro il pelo, umido il muso e luccicante l’occhio, avvolto in un cappotto di pelo di cammello i cui lembi scosta per avvicinarsi a un albero e fare pipì.

”Gaspare, sono io, Amilcare”, si slancia l’amico strisciando fuori dal fosso. Abbracci, zampate sulle spalle, i due si raccontano gli avvenimenti. Poco da raccontare ha Amilcare. Gaspare, invece:

”Non immagini che fortuna. Appena sono arrivato qui un’assistente sociale mi ha accolto, mi ha rifocillato, mi ha accompagnato in un ufficio lussuoso. Non ho neppure dovuto parlare con il funzionario che stava lì, dietro l’enorme scrivania, e questo mi ha consegnato una cartella e una chiave. La chiave apriva la bellissima stanza che mi era stata assegnata, dotata di tutte le comodità, tra cui tre macchine da scrivere e una segretaria”.

”E che fai?”, chiede Amilcare.

”Sto lì, nessuno mi chiede mai nulla, se non di partecipare qualche volta a riunioni, per la verità abbastanza noiose, dove tutti parlano ma nessuno (per mia fortuna) sta ad ascoltare quello che dici”.

Amilcare è stupefatto. Ma il suo pensiero dominante lo sollecita a chiedere:

”Ma per mangiare come fai?”

”Non c’è problema – risponde Gaspare – mangio un intellettuale al giorno, e non se ne accorge nessuno”.

An Irishman walks into a bar in Dublin, orders three pints of Guinness and sits in the back of the room, drinking a sip out of each one in turn. When he finishes them, he comes back to the bar and orders three more. The bartender asks him,

"You know, a pint goes flat after I draw it; it would taste better if you bought one at a time."

The Irishman replies,

"Well, you see, I have two brothers. One is in America, the other in Australia, and I'm here in Dublin. When we all left home, we promised that we'd drink this way to remember the days when we drank together."

The bartender admits that this is a nice custom, and leaves it there. The Irishman becomes a regular in the bar, and always drinks the same way: He orders three pints and drinks them in turn.

One day, he comes in and orders two pints. All the other regulars notice and fall silent. When he comes back to the bar for the second round, the bartender says,

"I don't want to intrude on your grief, but I wanted to offer my condolences on your great loss."

The Irishman looks confused for a moment, then a light dawns in his eye and he laughs.

"Oh, no," he says, "everyone's fine. I've just quit drinking."

Risposta automatica telefonica di un famoso Istituto Psichiatrico:"Grazie per aver chiamato l'Istituto Psichiatrico di Salute Mentale:

... Se è ossesso-convulsivo, prema ripetutamente fino allo spasmo il tasto 1.

... Se è affetto di personalità multipla, prema i tasti 2, 3, 4, 5 e 6.

... Se è paranoico, sappiamo già chi è lei, cosa fa nella vita e sappiamo cosa vuole, quindi rimanga in linea, finché non rintracciamo la sua chiamata.

… Se soffre di allucinazioni, prema il tasto 7 nel telefono rosa gigante che lei (e solo lei) vede alla sua destra.

... Se è schizofrenico, chieda al suo amico immaginario di premere il tasto 8 per lei.

... Se soffre di depressione, non importa quale numero prema, tanto non c'è niente da fare, il suo caso è disperato e non ha cura.

... Se soffre di amnesia, prema 9 e ripeta a voce alta il suo nome, cognome, numero di telefono di casa e del cellulare, indirizzo, e-mail, numero di conto corrente, codice bancomat, data di nascita, luogo di nascita, stato civile e cognome da nubile di sua madre.

... Se soffre di indecisione, lasci il messaggio dopo il bip, oppure prima del bip, o durante il bip, insomma scelga lei.

... Se soffre di amnesie temporanee di breve durata, prema 0.

... Se soffre di avarizia ossessiva, attenzione, riattacchi subito, questa telefonata è a pagamento a 500 Euro al secondo.

... Se soffre di autostima bassa, per favore riagganci, poiché tutti i nostri operatori sono impegnati a parlare con persone molto più importanti di lei.

... Se è uno degli italiani che votò Berlusconi alle ultime elezioni, riagganci, si fotta e aspetti il 2006.... Qui curiamo "matti" e non "coglioni".

A young man, kind of a skinhead, had started to work on a farm. The boss sent him to the back fourty to do some fencing work, but come evening he's half an hour late. The boss gets on the CB radio to check if he's all right.

"I've got a problem, Boss. I'm stuck 'ere. I've hit a pig!"

"Ah well, these things happen sometimes," the boss says. "Just drag the carcass off the road so nobody else hits it in the dark."

"But he's not dead, boss. He's gotten tangled up on the bull bar, and I've tried to untangle him, but he's kicking and squealing, and he's real big boss. I'm afraid he's gonna hurt me!"

"Never mind," says the boss. "There's a .303 under the tarp in the back. Get that out and shoot him. Then drag the carcass off the road and come on home."

"Okay, boss."

Another half an hour goes by, but there's still not a peep from the kid. The boss gets back on the CB. "What's the problem, son?"

"Well, I did what you said boss, but I'm still stuck."

"What's up? Did you drag the pig off the road like I said?"

"Yeah boss, but his motorcycle is still jammed under the truck."

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