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Potere al Popolo Firenze
Il Consiglio di Stato sconfessa Nardella e la sua politica al servizio della turistificazione
24 Maggio 2019
Firenze
Il Consiglio di Stato blocca la pessima Variante al Regolamento urbanistico di Firenze che introduce la ristrutturazione edilizia come categoria di intervento sugli immobili notificati, e tante altre nefandezze. Fino alla sentenza i cantieri sugli edifici storici sono congelati. Una sconfitta per il candidato sindaco Nardella ma una vittoria per associazioni e movimenti che l'hanno osteggiata. (a.b)

Il Consiglio di Stato blocca la pessima Variante al Regolamento urbanistico di Firenze che introduce la ristrutturazione edilizia come categoria di intervento sugli immobili notificati, e tante altre nefandezze. Fino alla sentenza i cantieri sugli edifici storici sono congelati. Una sconfitta per il candidato sindaco Nardella ma una vittoria per associazioni e movimenti che l'hanno osteggiata. (a.b)

Fermate le speculazioni sugli edifici monumentali del centro città e delle colline e le vendite di immobili storici di proprietà pubblica. Legittimata l’azione della magistratura.

L’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato di ieri blocca la norma urbanistica recentemente varata dal Comune di Firenze, la Variante all’art. 13 delle NTA del Regolamento urbanistico. “La variante è un vero e proprio regalo agli “investitori”, agli immobiliaristi, ai parassiti della rendita. Ed è stata perciò a lungo avversata dall’opposizione, dai movimenti e dalle associazioni, tra le quali Italia Nostra, che ha presentato il ricorso. Di questo siamo soddisfatte”, hanno detto le candidate in consiglio comunale per Potere al Popolo Francesca Conti (capolista) e Ilaria Agostini, docente di urbanistica.

La variante ora sospesa introduce una norma che elimina il vincolo di restauro dagli edifici storici e ne indebolisce drammaticamente la tutela. Il variato art. 13 introduce inoltre la “ristrutturazione edilizia” tra gli interventi ammissibili sul patrimonio edilizio storico notificato ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Una categoria troppo ampia, quella della “ristrutturazione edilizia”, che prevede persino la demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione in forme diverse da quelle originali.

Per Conti e Agostini “si tratta, perciò, di una variante urbanistica che regala il centro storico all’economia estrattivista del turismo globale; che apre la strada a nuove speculazioni sugli edifici monumentali del centro città e delle colline; che agevola la vendita di immobili storici di proprietà pubblica; e che infine legittima le speculazioni bloccate dal sistema giudiziario”.

Conti e Agostini, attive nel laboratorio politico perUnaltracittà, concludono ricordando come proprio questo tema sia stato al centro della loro azione “ne abbiamo scritto articoli di approfondimento sulle pagine de “La Città invisibile”, un appello internazionale e collaborato alla realizzazione di una trasmissione su Radio Wombat”.

Qui i link agli articoli scritti in proposito da PerUnaltraCittà:

Dietro la facciata niente. Firenze dimentica il restauro
di Ilaria Agostini

L’assalto al patrimonio storico architettonico di Firenze. A chi giova?
di Antonio Fiorentino

Florence 2018: goodbye to the restoration of architectural monuments
del Gruppo urbanistica PUC

Una variante per la degenerazione urbana

di Ilaria Agostini

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