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Con Alexis Tsipras e il popolo greco. Continuiamo la lotta
13 Luglio 2015
Appelli
Dopo la conclusione di questa tappa della questione greca, un comunicato e una sollecitazione. E l'invito a un'iniziativa: una Settimana della vergogna europea. 13 luglio 2015

In tutto il mondo si sono viste le immagini della vergogna. Un gruppo di oligarchi che usa ogni metodo e ogni tortura per piegare un leader e un governo democraticamente eletti e un popolo. Per questo le nostre prime parole sono di grandissimo affetto per Alexis Tsipras che combatte la più dura delle battaglie.

Disse Allende che gli altri avevano la forza ma non la ragione. E' ancora così. Si stanno tentando due colpi di Stato. Contro il Governo greco e contro cio' che rimane dell'Europa. Altri colpi di Stato sono stati praticati in questi anni da quel vero regime che e' il capitalismo finanziario e, purtroppo, l'Europa della Troika. Questa volta stanno incontrando una Resistenza, che e' anche una speranza di Liberazione. Non si può chiamare trattativa cio' che e' stato appunto prima il tentativo di abbattere Governo Tsipras e poi, fallito il colpo per lo straordinario esito del referendum, di buttare fuori la Grecia dall'Europa.

Dopo l’ostentazione di crudeltà (e di ottusità) di queste settimane e, in crescendo, di queste ore possiamo dire con certezza che non e’ la Grecia di Tsipras, ma la Germania di Schäuble e Merkel, incompatibile con l’Europa.

Tsipras e il popolo greco stanno lottando per tutto ciò in cui credettero i padri fondatori dell’Europa e che questa leadeship europea politicamente e moralmente miserabile sta quotidianamente tradendo. Un’Europa tedesca è una contraddizione in termini. Oltre che una costruzione impossibile, inaccettabile per qualunque popolo dotato di un briciolo di dignità, economicamente squilibrata a favore di uno solo e per questo votata alla stagnazione e al fallimento, incompatibile con i principii di democrazia, equità e solidarietà.

Di ciò che contiene l'accordo lo stesso Tsipras - a cui va il ringraziamento di tutti noi, per aver dimostrato che cosa significa la democrazia - ha scritto in modo lucidissimo. E dice chiaramente che occorre continuare la lotta. Queste parole ci interrogano tutte e tutti. Quanto siamo stati capaci di fare la nostra parte, che non e' solo per la Grecia ma per noi stessi? Sarebbe sbagliato ora dividersi tra chi invece deve lottare insieme. La battaglia va rilanciata, contro l'austerità, la Troika e gli oligarchi, l’”ordoliberismus” della dogmatica teutonica (l’assunzione dell’austerità e del rigore come principii costituzionali). Grandi sono le responsabilità del governo tedesco, popolari e socialisti, che sono mossi da un nazionalismo esasperato e feroce e che esercitano un ruolo politicamente nefasto oltre a violare quotidianamente, ormai da anni, con il loro surplus esortativo, le stesse regole europee che accusano gli altri di non rispettare.

Allo stesso modo grandi le responsabilità di tutti i socialisti europei che hanno semplicemente balbettato rimanendo corresponsabili di questa vergogna. E grandi le responsabilità dei governi Mediterranei che dovrebbero contrastare le politiche di egemonismo tedesco e non lo fanno.

Questa Europa, così, non ha futuro. Non e' il sogno di Spinelli ma un incubo. Noi questa Europa la vogliamo rovesciare. Dobbiamo cacciare la austerità e il liberismo. Affermare la democrazia. Fare una lotta durissima per strappare la moneta dalle mani degli oligarchi. Costruire una centralità mediterranea alternativa e dotata di strumenti per promuovere nuova economia. Nell’immediato indiciamo una Settimana della vergogna europea.

Manifestiamo davanti ai simboli delle forze del caos e dell’arroganza, a cominciare dalla Deutsche Bank. Facciamo sentire al popolo tedesco e a quelli che vi si accodano tutta l’indignazione del popolo europeo e l’isolamento dei loro governi, con tutti i mezzi dell’azione nonviolenta, dal bombing telematico fino al boicottaggio dei servizi e dei prodotti. Diciamo al nostro governo che con il suo atteggiamento inerte e di fatto colluso non ci rappresenta.

Ribadiamo il nostro affetto e il nostro apprezzamento per Alexis Tsipras e per il popolo greco che con la loro generosa azione hanno mostrato a tutto il mondo la vera natura di questa Europa. Grazie al loro coraggio la Grecia e l'intera Europa non sono precipitate in una crisi finanziaria senza precedenti

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