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Realacci perde a Roma ma vince in Umbria
2 Luglio 2013
Il fatto del giorno
Il Consiglio regionale della Regione Umbria ha appovato la legge “Norme su perequazione, premialità e compensazione in materia di governo del territorio e modificazioni di leggi regionali"”. Il capo II, coincide con la parte del disegno di legge Realacci che è stato giustamente criticato. Dove non arriva il Parlamento, provvedono le regioni di centro sinistra

Il Consiglio regionale della Regione Umbria ha appovato la legge “Norme su perequazione, premialità e compensazione in materia di governo del territorio e modificazioni di leggi regionali"”.
Il capo II, coincide con la parte del disegno di legge Realacci che è stato giustamente criticato. Dove non arriva il Parlamento, provvedono le regioni di centro sinistra

Riportiamo in particolare, l'articolo 13:

«Qualora le quantità edificatorie attribuite a seguito di premialità e compensazione, nonché quelle di incremento della sue attribuite a seguito dell'avvenuta attuazione degli ambiti di trasformazione attraverso la perequazione, sono estinte, totalmente o parzialmente, con previsioni urbanistiche sopravvenute, non obbligatorie per legge o piani di settore, il comune è tenuto ad indennizzare i relativi proprietari con il loro valore di mercato»

In sostanza: le decisioni urbanistiche che discendono dall'applicazione di perequazione, premialità e compensazioni sono irreversibili. Se si torna indietro (metti mai, che si voglia cancellare o anche solo ridurre le quantità previste dal piano) si indennizzano i proprietari, per legge e a valore di mercato. Mai si era arrivati a tanto. Cresce l'urgenza di una legge draconiana per fermare il consumo di suolo"

Qui il testo della legge

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