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Laura Larcan
In vendita i tesori dell’Appia Antica "Ma lo Stato non si decide a comprare"
7 Marzo 2012
Pagine di cronaca
Modeste cifre per arricchire il patrimonio di tutti: le vere, grandi opere sono queste! La Repubblica, ed. Roma, 7 marzo 2012 (m.p.g.)

«Sono monumenti noti e la valutazione è positiva, ma ormai la trattativa è ferma - dichiara la direttrice dell’Appia Rita Paris - Da oltre un anno i proprietari si sono aperti alla vendita. Hanno scritto più volte al ministero, ma non ci sono stati riscontri».

Ora la preoccupazione è perderli del tutto: «Nel caso del mausoleo degli Equinozi, i Passarelli venderebbero alla Soprintendenza il monumento con un terreno e un casalino che potrebbe essere riconvertito in punto servizi. Ma di fronte all’arenarsi della trattativa, il rischio è che vendano ad altri l’intera proprietà».

Eppure per entrambi i monumenti, vincolati da anni, si stimerebbe un valore d’acquisto entro il milione. Non che il ministero trascuri del tutto l’Appia, che nell’ambito della gestione commissariale ha ricevuto 3,4 milioni per quattro interventi, tra cui il restauro di Santa Maria Nova dove a primavera 2013 aprirà il grande centro d’accoglienza turistica; inoltre, da domani parte il restauro del tratto antico del IV Miglio.

Ma sul destino della Regina Viarum mancano svolte decisive, come dimostra la mancata definizione del Parco archeologico.

A giugno, l’allora ministro Galan aveva preso l’impegno di istituirlo.

«Ma da allora non c’è stata nessuna svolta, e manca ancora una legge speciale che riconosca l’Appia come unico museo archeologico all´aperto, non solo come un parco regionale», lamenta Paris.

Un piccolo traguardo l’Appia l’ha portato a casa, con la delibera sulla delocalizzazione delle attività abusive. «Sono zone in cui gli abusi non sono stati mai perseguiti - commenta la Paris - Dire, però, che l’Appia torna ai cittadini è esagerato».

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