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La moda caccia la città a Piazza San Lorenzo in Lucina
1 Febbraio 2012
Roma
Il linguaggio della webzine Dagospia (1 febbraio 2012), da cui traiamo i tre testi riportati di seguito non è proprio il nostro. Ma la storia ci sembra meriti d’essere conosciuta

1. DAGOREPORT


La conquista del cinema Etoile, nella centralissima piazza San Lorenzo in Lucina, da parte del colosso della moda francese LVMH di Bernard Arnault, merita due righe. Intanto, lo spazio ha visto una guerra fino all'ultima goccia di sangue tra Armani e il transalpino. Non si sa come e perché, bisognerebbe chiederlo al Comune di Roma, ha vinto Arnault.

Anche perché l'ostacolo maggiore all'operazione porta il nome di "cambio di destinazione": come ha fatto il colosso parigino a convincere il Campidoglio a cedere, da cinema a grande magazzino di moda, il "più grande d'Europa"? Con i soliti "inghippi" alla romana: dalla pavimentazione del Tridente a una serie di "trovate", prossime alle stronzate, di creare una saletta cinematografica (con poltrone d'oro!) per chissà quali documentari in gloria della griffe, più vari ipotetici e anche ridicoli riferimenti al mondo del cinema.

Amorale della fava: mentre Roma dimostra ancor di più di essere una città portata alla penetrazione anale da parte di chiunque atterri a Fiumicino, il paraguru Arnault ha ‘incassato' un grande valore immobiliare.

2- RESTYLING GRIFFATO PER IL TRIDENTE FINANZIATO DALLA MAXI BOUTIQUE VUITTON


Alessandra Paolini, per "la Repubblica - Roma "del 13 maggio 2011

Come è possibile? La generosità non c'entra. C'entra piuttosto un accordo tra il Campidoglio e la Luis Vuitton, che a piazza in Lucina aprirà nei prossimi mesi il suo store più grande d'Europa. Lo aprirà lì, nell'ex spazio Etoile, ancor prima cinema. E proprio i soldi - due milioni e mezzo di euro circa, realizzati con gli oneri concessori per il "cambio di destinazione" - verranno spesi per rimettere a posto uno degli angoli più nobili della città eterna.

Il rapporto è diretto. I soldi saranno spesi direttamente dal marchio francese, che ha scelto anche le ditte committenti, mentre al Comune spetterà la supervisione dei lavori. Dovranno essere celeri: 32 settimane, complessivamente. E portati avanti con un sistema a "quarti" di via per cercare di creare minor disagio possibile ai negozi, che con la crisi non se la passano bene.

I lavori sono necessari. "Basta fare un giro per via del Gambero per vedere quante buche ci sono. Passeggiare in certe strade oramai è a rischio frattura", dice Stefano Mencarini, dell'associazione Tridente di Confesercenti. Così i commercianti, seppur spaventati (ne sono stati interpellati 250) sembra siamo pronti alla grande "rivoluzione". Le strade verranno lastricate da sampietrini, i marciapiedi buttati giù e al loro posto ci sarà una nuova pavimentazione, fatta da altri sampietrini di dimensioni più grandi.

2- LOUIS VUITTON E CENTRO SPERIMENTALE INSIEME PER I NUOVI TALENTI DEL CINEMA


http://www.bestmovie.it/

Uno dei marchi più prestigiosi dell'alta moda e la più antica scuola di cinema del mondo uniscono le forze per sostenere e arricchire la formazione delle promesse della settima arte in Italia. In occasione dell'apertura della Maison Roma Etoile, è stata infatti siglata una partnership triennale tra Louis Vuitton e Centro Sperimentale di Cinematografia a sostegno dei giovani talenti dell'istituto.

Gli studenti della Scuola Nazionale di Cinema avranno così l'opportunità di frequentare workshop e laboratori con celebri personalità del mondo del cinema, amiche della Maison. Gli studenti particolarmente meritevoli, ma privi di mezzi, avranno inoltre accesso a borse di studio istituite proprio in virtù di questa nuova collaborazione.

3- ROMA IN SVENDITA


Paola Pisa, per “Il Messaggero”

Due ali di folla come agli Oscar. Applausi a scena aperta per ogni diva che avanza. La piazza gremita. Il palazzo illuminato a festa. Un evento a stars&fashion da non dimenticare quello della apertura della prima Maison italiana, la Etoile Louis Vuitton. Lo scalone che occupa gran parte della immensa sala è stato concepito per sembrare una pellicola che si srotola. Le pareti-pannello che accolgono all'ingresso sono composte da mini-immagini di film in super-otto, un gioco-impazzimento da vero cinofilo.

Le prime borse in cui ti imbatti sono quelle colorate e disegnate da Sofia Coppola, amica della griffe. Nella saletta, con diciannove poltrone supercomode, si proiettano corti d'autore. Uno spasso anche per chi vorrà solo entrare e visionare. Ieri mattina si sono visti il filmato intitolato Handmade cinema di Laura Delli Colli e Guido Torlonia, produttore Luchino Visconti di Modrone, voce narrante Chiara Mastroianni e la serie di minifilm che parlano del Viaggio, complice da sempre del marchio francese. La collaborazione col Centro Sperimentale sarà continua e si avvarrà della collaborazione di Luca Guadagnino.

Ma è la moda, chiaro, che domina. E, nello splendore di luci che abbagliano, nel tripudio di bauli, borse, accessori, vestiti, nel trionfo di champagne e negazione di tutto quanto sia triste e depresso, con una iniezione di ottimismo come fosse una commedia glamour, ecco arrivare i personaggi da red carpet che fanno sognare dal grande schermo. Serata mix di Hollywood e Cinecittà.

C'è Bernard Arnault, presidente di LVMH, gruppo che riunisce il top del lusso mondiale. Ad accogliere è Yves Carcelle, presidente di Vuitton che si dichiara entusiasta di far rivivere un palazzo storico, nato nel '900 per il cinema muto. E' stata qui la prima, nel '49, di Riso amaro. «Abbiamo fatto un omaggio alla Hollywood sul Tevere», dice Pietro Beccari che ha seguito la realizzazione del negozio come vice presidente Vuitton, ma prestissimo sarà presidente di Fendi.

Ecco a voi, appunto, la Maison Etoile Louis Vuitton, spazio-cinema-libreria che più grande non si può. L'ha ideata Peter Marino, archistar americana, presente nel suo completo byker in pelle nera. C'è Patrick Louis Vuitton, discendente della famiglia di fondatori del marchio, che ora segue gli ordini speciali.

Da domani fino al 5 febbraio, alcuni bauli unici saranno in esposizione. Altri, così ha voluto l'architetto, salgono fino al cielo in quella parete infinita che Marino chiama la colonna vertebrale del negozio. L'inaugurazione è un momento di grandeur. Cate Blanchett è un sogno nel vestito Anni 50 pastello, Catherine Deneuve, accompagnata da Carla Fendi, indossa una pochette gioiello ed è accompagnata dalla figlia Chiara Mastroianni, ci sono Antoine Arnault e la fidanzata Natalia Vodianova che è uno schianto, è arrivato Stefano Accorsi in genere molto parigino e Laetitia dipendente ma al momento a Roma per le prove dello spettacolo Furioso Orlando che debutterà tra poco all'Ambra Jovinelli.

Poi Margaret Madè, Laura Morante, Francesco Scianna, Lavinia Biagiotti, Delfina Delettrez, Nicola Bulgari, il premio Oscar Francesca Loschiavo, Anita Caprioli, Adriano Giannini, Sveva Alviti, Saverio Ferragina con una delle top model che hanno sfilato per Dior e si è precipitata qui. C'è un po' di society romana che non guasta, come Mario D'Urso, Ivonne Sciò, Isabella e Ugo Brachetti Peretti, Ginevra Elkann e il marito Giovanni Gaetani dell'Aquila d'Aragona. Un jet privato con venti persone a bordo è arrivato dalla Francia, le limousine prenotate sono un subisso. La cena privatissima dopo il vernissage è a Palazzo Ruspoli.

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