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Salerno, no al Crescent sul lungomare nascono comitato e petizione on line
5 Maggio 2009
In giro per l'Italia
Gli ecomostri meglio ucciderli nella culla: costa meno. Bisognerebbe anche impedire ai loro promotori di continuare a far danno. Il Mattino, 5 maggio 2009

Continua a far discutere il progetto di riqualificazione urbana del fronte mare voluto dal comune di Salerno nell'area nei pressi della spiaggia cittadina di Santa Teresa. È stato presentato questa mattina il sito www.nocrescent.it da parte del Comitato No Crescent, comitato di liberi cittadini, costituitosi all'indomani della presentazione pubblica dell'opera da parte del sindaco Vincenzo De Luca, per impedire la costruzione di quello che lo stesso comitato definisce un «ecomostro di dimensioni mastodontiche».

Nel sito sono riportati i dati ufficiali del progetto realizzato dall'architetto catalano Riccardo Bofill e presentato dal Comune alla Soprintendenza di Salerno. «Il Crescent - riferisce il comitato - sarà realizzato su area sdemanializzata con fondi del comune che poi cederà ai privati i diritti edificatori. Sarà un mega condominio con oltre 120 abitazioni private da 100 mq ciascuna. Un emiciclo, con parcheggi interrati, alto 28,10 metri, che si estenderà nel suo complesso per ben trecento metri (pari a tre campi di calcio).

Secondo il comitato, tratti emblematici del Lungomare e del centro storico di Salerno vedranno chiudersi la visuale verso il mare e verso la Costiera. Il comitato contesta tutti i dati e le misure pubblicizzate dalla pubblica amministrazione oltre che l'iter che ha portato al silenzio assenso della Soprintendenza per l'autorizzazione paesaggistica su quell'area. «In particolare - sostiene il comitato - nel progetto definitivo non sarebbero stati forniti alla Soprintendenza i rendering, foto inserimenti obbligatori per legge, ma semplici foto del plastico voluto dall'amministrazione per presentare l'opera alla città. Anche il plastico non sarebbe conforme alle misure ufficiali». Con www.nocrescent.it il Comitato lancia anche una petizione on line per fermare la costruzione del Crescent.

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