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Antonella Cardone
Business Park: al Caab svettano i primi 4 palazzi
12 Dicembre 2007
Bologna
Tu vuo’ fa’ l’americano. Baraccone monouso ad accessibilità automobilistica “in linea con il Piano strutturale”. Da l’Unità ed. Bologna, 11 dicembre 2007 (f.b.)

Comincia a prendere forma, in Zona Caab, il processo di cementificazione che cambierà il volto della parte più estrema del Quartiere San Donato. Mentre è ancora solo sulla carta il progetto di edificazione della nuova moschea in via Fiorini, e unicamente negli auspici dei costruttori la realizzazione di una nuova Romilia,

il Parco delle Stelle che il patron della Fortitudo, Gilberto Sacrati, vorrebbe tirare su dalle parti di via del Piratino, le gru della reggiana Unieco lavorano alacremente, affianco al parco commerciale Meraville, per completare quello che diventerà il Business Park, ovvero la nuova zona direzionale e per gli uffici della città. Un'operazione in linea con il Piano strutturale comunale, che lì esclude la realizzazione di residenze e villette.

arch. Braccaloni

Ieri dunque è stato presentato il primo acquirente dei dieci palazzi che completeranno il Business Park: sono le Banche di credito cooperativo (Bcc), che sposteranno qui la sede della loro associazione regionale che attualmente si trova in via Calzoni. Il terreno dove sta sorgendo il Business center è di proprietà della società Città Scambi, ovvero della Seci (del gruppo Maccaferri) e della Galotti, di proprietà della famiglia Marchesini: fu acquisito, diversi anni fa, quando l’allora presidente del Caab, Aljs Vignudelli, decise di mettere in vendita alcuni terreni di proprietà del Centro agroalimentare per ripianare i debiti dell’ente.

Ora si vedono, in concreto, i frutti di quella operazione immobiliare: affianco al Meraville (anch’esso sorge su terreni ex Caabacquisiti da Maccaferri e dai Marchesini) stanno crescendo giorno dopo giorno i palazzi che, negli auspici di chi li vende, dovrebbero attirare tutto il terziario bolognese. In totale si parla di dieci edifici, tutti, assicurano Seci e Galotti, in linea con le ultime norme sul risparmio energetico. I primi quattro palazzi sono in avanzata fase di realizzazione (tra questi quello acquistato dalla Federazione delle Bcc al costo di 30 milioni di euro). Per altri quattro è stata presentatadomandadi autorizzazione agli uffici comunali.

Arch. Braccaloni

I dieci edifici copriranno, assieme a un laghetto, strade, piste ciclabili e parco, una superficie di 40mila metri quadrati. In futuro l’area sarà raggiungibile dal metrò, in tempi brevi, almeno negli auspici dei costruttori, visto che al momento c’è a malapena una linea di bus a servire quella zona.

Il tutto, burocrazia e mercato degli uffici in stallo permettendo, dovrebbe essere ultimato in poco più di quattro anni. Ignoto il prezzo di vendita al metro quadro, sarà frutto di contrattazione "ad personam",dice Giuliano Montagnini, Addel gruppo Seci, così come non è ancora chiaro di quali servizi potranno usufruire i dipendenti delle aziende che dovessero trasferire la loro sede nel Business Park. Tabaccherie, uffici postali, ambulatori, asili? «Il palazzo che sarà posto all’ingresso dell’area, e che fa parte del secondo stralcio del progetto (quello che attende ancora le autorizzazioni del Comune, ndr), sarà dedicato ai servizi, come bar o ristoranti. E comunque – replica Montanini - si potrà usufruire del Meraville, dove già ci sono servizi di ristorazione. Per quel che riguarda invece i servizipiù focalizzati sulle esigenze delle aziende, valuteremo se sarà il caso di accentrarli in un’unica sede, decideremo dopo la prima fase di commercializzazione».

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