loader
menu
© 2024 Eddyburg
Corrado Castiglione
Scempio continuo i sigilli non bastano
20 Agosto 2007
Campania felix
Il catalogo del degrado territoriale in Campania: uno sfascio che continua nell'impotenza istituzionale. Da Il Mattino, 19 agosto 2007 (m.p.g.)

Assalto alle coste: in una regione come la Campania che detiene il primato di infrazioni nel ciclo del cemento, dalle cave abusive alla costruzione di immobili anche in prossimità delle spiagge (nel 2006 erano 1166 le infrazioni, 1509 le persone denunciate e 470 i sequestri), è proprio nella «divina» Costiera amalfitana - da 10 anni patrimonio dell’umanità sotto tutela dell’Unesco - che si registra una vera e propria febbre abusiva da ricondurre in gran parte all’altissimo valore degli immobili che secondo il rapporto annuale Gabetti da queste parti si attesta tra i 15mila e i 20mila euro al metro quadro. E mentre la Regione di recente è corsa ai ripari dotandosi di un satellite spia capace di segnalare gli abusi nel giro di 48 ore, il rosario di cifre del rapporto Ecomafia 2007 di Legambiente documenta la triste realtà. Il trend è negativo. La Guardia di Finanza di Salerno nel 2005 ha sequestrato 45 cantieri abusivi per un valore di 24 milioni di euro e ha denunciato 119 persone. Nel 2006 i sequestri sono saliti a 47, per un valore di 33 milioni e i denunciati sono diventati 150. E dopo i primi mesi del 2007 si è già a 56 sequestri, con 200 persone denunciate. Ci sono ville ad Amalfi, Vietri, Ravello, Furore e Positano, come quella sequestrata a maggio alla società Ipa srl e in uso a Franco Zeffirelli: secondo gli inquirenti una delle tre eleganti ville che compongono il complesso era stata costruita completamente sul demanio. Mentre proprio a Conca dei Marini è stato sequestrato uno stabilimento balneare con tanto di teleferica per raggiungere la strada. Ci sono poi tre complessi alberghieri, uno sempre a Conca dei Marini, l’Hotel Santa Rosa, laddove nel ’700 sarebbe nata la sfogliatella a opera delle suore del monastero: più di 4mila metri quadrati di superficie sono finiti nel mirino delle Fiamme gialle che hanno emesso dieci avvisi di garanzia perché in una struttura come quella sottoposta a vincolo non sarebbe sufficiente una semplice dichiarazione d’inizio attività. Gli altri due alberghi si trovano a San Marco di Castellabate nel Cilento e sulla litoranea di Pontecagnano. Non si stupisce di quanto accade oggi a Conca la parlamentare dei Verdi Grazia Francescato: «Territorio sfasciato. Conosco bene la Costiera amalfitana, lì sono stati compiti tanti piccoli ”omicidi”, così li chiamo. Si è costruito senza la benché minima attenzione verso le più elementari regole. E invece proprio lì e dal Sud in generale bisognerebbe invertire quella tendenza nazionale che vede l’Italia maglia nera in Europa quanto alla manutenzione del territorio. Bisogna capire che la prima grande opera pubblica da fare è proprio questo genere di manutenzione. Il territorio è sfasciato». Stessa musica dall’assessore regionale all’urbanistica Gabriella Cundari, che insiste sull’aspetto della sicurezza: «Ogni abuso ha un duplice effetto negativo: è in sé una violazione delle regole, ma comporta anche una ricaduta dal valore incalcolabile per l’incolumità delle persone, perché nei fatti sono proprio i manufatti abusivi a sfuggire ai controlli. Anche per questo ad inizio d’anno la Regione ha avviato la sperimentazione del satellite spia: a settembre avremo il primo rilievo su tutti i 551 comuni della Campania e metteremo in condizione i comuni di verificare ciascuno sul proprio territorio gli eventuali abusi finora non noti. È un primo passo importante». Mentre il capogruppo dei Verdi in Consiglio regionale Stefano Buono chiede che «la maggior parte dei fondi europei 2007-2013 siano spesi proprio per contrastare gli abusi e contro il dissesto idrogeologico».

ARTICOLI CORRELATI

© 2024 Eddyburg