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Elio Zanni
Teano. La decisione contro la minaccia di speculazioni edilizie
7 Luglio 2007
Campania felix
Un esempio di come molto sia possibile operare per la difesa del patrimonio culturale attraverso un’azione comune di istituzioni e associazioni. Da Il Mattino, 6 luglio 2007 (m.p.g.)

Una pioggia di decreti di «vincolo archeologico» sul territorio sidicino: un deciso stop alla cementificazione selvaggia. Si tratta, infatti, di un provvedimento rivolto a ben ventiquattro proprietari terrieri ed emanato a difesa di altrettante zone ora sotto tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le copie del decreto, fatte recapitare ai cittadini interessati nella giornata di ieri e di oggi, risultano prodotte in data 25 giugno e recano in maniera puntuale tutti gli elementi utili all’identificazione dei lotti immobili vincolati. Una decisa, quanto attesa reazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Napoli e Caserta nei confronti della minaccia, sempre più concreta, di un’azione di cementificazione selvaggia iniziata dai permessi a costruire rilasciati per circa 80 edifici destinati allo svolgimento di «attività produttive». Azione conseguente anche alle denunce contenute nell’inchiesta de «Il Mattino». Si contano, poi, per lo meno, altre cento licenze edilizie concesse a vario titoli per immobili destinati ad uso abitativo privato, molti dei quali addirittura già ufficialmente messi in vendita. A vergare le relazioni tecniche-storiografiche che, assieme ai fogli catastali, sorreggono tutta la documentazione necessaria, il direttore regionale Stefano De Caro, il direttore archeologico Francesco Sirano e la soprintendente Maria Luisa Nava. Un’ancora di salvezza per il parco Archeologico del Teatro di Teanum Sidicinum e per il Santuario di «Iuno Popluna»: i due emblemi della storicità del territorio. A cura della stessa soprintendenza, i ventiquattro decreti (verso cui è comunque ammesso ricorso) verranno trascritti presso l’Agenzia del Territorio - servizio pubblicità immobiliare - e avranno efficacia anche nei confronti di ogni successivo proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo. Questo significa innanzitutto che non sarà più possibile, per esempio, costruire nelle immediate vicinanze dell’eccezionale complesso architettonico pubblico imperiale (Teatro, Anfiteatro, Terme, Templi), una delle grandi risorse della città. Il provvedimento fa perno su molte e fondate motivazioni, decreti legislativi, regolamenti dello stesso Ministero e considerazioni circa i resti archeologici rinvenuti sui vari fondi oggi come oggi essenzialmente agricoli. Ma, appare comunque innegabile, come tra le sollecitazioni maggiormente rilevanti, possano essere a buon diritto annoverate quelle segnalazioni poste in essere da diverse associazioni presenti sul territorio, da Italia Nostra e Mente-Natura dalle Proloco di Teano al Wwf, il Touring club e Masseria Felix, accompagnate dalla decisa posizione assunta agli inizi del 2007 dal Comune di Teano ed espressa per il tramite del Sindaco Raffaele Picierno e dell’Assessore all’Urbanistica Gian Paolo D’Aiello.

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