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Mariagrazia Gerina
La capitale ha bisogno di 42mila case
7 Giugno 2007
Roma
Più case si fanno più ce ne vogliono: finchè si costruirà per valorizzare la rendita immobiliare sulle aree private. Da l’Unità, ed. di Roma, 7 giugno 2007

C’È UN DISPERATO bisogno di casa a Roma e nel Lazio. Le cifre appena comunicate dalla Regione al governo ne fotografano l’effettiva dimensione oggettiva. Par-

lano di un fabbisogno regionale di oltre 45mila alloggi. Una vera e propria emergenza sociale che ogni giorno produce storie di nuova marginalità e il cui epicentro è a Roma e provincia, dove il fabbisogno è di oltre 42mila case.

Per invertire la rotta, il governo dovrà varare - secondo la Regione - un piano casa nazionale che per il Lazio preveda un investimento di circa 4,5 miliardi di euro. Così si legge nella delibera approvata ieri per definire il fabbisogno regionale che sarà ora trasmesso ai ministeri delle Infrastrutture, della Solidarietà Sociale e delle Politiche per la Famiglia.

A quella cifra si arriva prendendo il costo medio di una casa poplare e moltiplicandolo per il bisogno di case indicato da ciascuno dei 79 comuni del Lazio. Solo l’area romana, tenendo conto anche dei Comuni della provincia, ha indicato un fabbisogno di 42.369 alloggi, A cui si aggiungono i 3.439 necessari a far fronte all’emergenza abitativa anche nei comuni delle province di Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo.

Era stato lo stesso governo Prodi, all’indomani del varo della legge 9, a chiedere a Comuni e Regioni una stima esatta del fabbisogno abitativo, in base al quale elaborare un nuovo Piano casa nazionale dopo quello definito da Fanfani alla fine degli anni Cinquant.a

Perciò, in Regione si sottolinea l’importanza di questo primo passo che il presidente Piero Marrazzo saluta come un «ritorno alla politica di concertazione».

Al di là delle cifre indicate dai singoli comuni, «il dato è politico», spiega l’assessore ai Lavori Pubblici e alle Politiche abitative Bruno Astorre: «Se non si fa un poderoso programma di interventi a livello nazionale, gli interventi decisi a livello locale rischiano di essere solo un tampone». Astorre li elenca: 100 milioni destinati alla realizzazione di nuove case popolari, 100 per le ristruttrazioni, 220 milioni per l’edilizia sovvenzionata.

«La delibera estituisce una fotografia realistica della situazione del dramma casa nella nostra regione», osserva il presidente della competente commissione regionale Giovanni Carapella: «Per il 93% la richieste viene dal Comune di Roma e dai comuni della sua Provincia. La tracimazione della popolazione romana oltre il Gra verso e dentro i Comuni della Provincia registrata negli andamenti demografici degli ultimi 5 anni, giustifica e conferma questi dati».

Intanto è stato approvato dalla giunta capitolina il programma di realizzazione di 35 piani di zona. Prevede la realizzazione di più di seimila nuove abitazioni, di cui almeno il 30 per cento in affitto, seguite da servizi e infrastrutture viarie in dieci diversi municipi della città. Una prima attuazione del piano che si propone di realizzare a Roma 20mila alloggi entro il 2011. «Un contributo importante per calmierare i costi, aumentare l'offerta degli alloggi in affitto e realizzare nuovi quartieri puntando sulla qualità», osserva l’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo D’Alessandro.

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