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Caso Monticchiello parte il tentativo di correggere l’ecomostro
23 Ottobre 2006
Toscana
La Regione Toscana sarà la seconda a formare un Piano paesaggistico regionale secondo il Codice dei bbcc e del paesaggio? Sembra di si. Da il Tirreno del 27 settembre 2006

FIRENZE. Mentre a Monticchiello Erasmo D’Angelis, presidente della commissione ambiente e territorio del Consiglio regionale, dichiarava che la lottizzazione contestata da Alberto Asor Rosa è proprio «uno schifo», a Firenze l’assessore all’urbanistica della Regione Toscana Riccardo Conti si incontrava con Roberto Cecchi, incaricato dal ministro Rutelli di studiare interventi per «correggere e mitigare» il progetto edilizio in Val d’Orcia. Risultati? La parola passa agli esperti. Saranno loro a decidere quali interventi eseguire per «addolcire» la lottizzazione privata a Monticchiello. «Abbiamo già in mente come muoverci in quanto il ministero ha impostato con il codice del paesaggio, la strada da seguire agli enti locali. La via è quindi già aperta. E’ comunque un episodio molto datato. E il primo lavoro che noi faremo è vedere se questo episodio si inserisce nelle nuove regole», ha spiegato Amerigo Restucci, professore allo Iuav dell’ Università di Venezia, uno degli esperti inviati dal ministro Rutelli.

Sia Conti che Cecchi hanno teso a ridimensionare il caso-Monticchiello, anche perché i margini di manovra per gli interventi che dovranno fare gli esperti sono assai ridotti. «Monticchiello è un episodio piccolo. Con Cecchi ho discusso di cose più importanti come l’intesa tra Regione e ministero per la pianificazione paesaggistica della Toscana». Gli ha fatto eco Cecchi: «Sia chiaro che Monticchiello non è un ecomostro. Certo è un intervento che non si confà alla natura di quei luoghi e come tale sarà sottoposto a opere di mitigazione».

Conti ha annunciato che il ministro Rutelli e il Presidente della Regione Claudio Martini firmeranno nei prossimi giorni un’intesa sulle politiche del paesaggio, che farà da guida a tutte le altre Regioni italiane. Il PIT, il piano integrato del territorio, che si appresta ad approvare la Regione, conterrà quindi anche il piano paesaggistico. E’ stato spiegato che con il PIT casi come quello di Monticchiello non saranno più possibili.

«In Toscana mai più altri casi Monticchiello», ha commentato D’Angelis. «Sulla lottizzazione privata il ministro Rutelli ha fatto bene a definire con il sindaco un concreto intervento di diminuzione dell’impatto paesaggistico e di riduzione del danno. Si tratta di un clamoroso errore, tanto più che soltanto otto appartamenti su ottantasei sono stati acquistati da persone della zona. Questo non può che dimostrare che si tratta solo di una lottizzazione turistica, peraltro con una architettura da hinterland metropolitano».

Ma Paolo Marcheschi, Forza Italia, ha dichiarato che Monticchiello non è un caso isolato: «Se il ministro Rutelli, in questi anni, avesse fatto un giro in Toscana, avrebbe potuto veder sorgere gli ecomostri di Firenze (parcheggio alla Fortezza da Basso), Donoratico, Elba, Monticchiello, S. Vincenzo e prossimamente quelli di Campi Bisenzio e Castagneto Carducci. Un intervento quest’ultimo, di appena 400 nuove villette. Un nonnulla come sostiene Conti».

M.L.

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