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Gian Antonio Stella
L'invasione edilizia dell'Argentario
9 Aprile 2004
Argentario
da La brutta Italia, di Gian Antonio Stella, Corriere della sera on line

Un milione di metri cubi di cemento, dei quali 200.000 abusivi. Villini, parcheggi e complessi alberghieri stanno stravolgendo le coste dell'Argentario, in Toscana. A Monte Argentario la situazione è in assoluto la più grave. Il nuovo «Piano Strutturale», pervicacemente voluto dall'amministrazione comunale (nonostante l'opposizione di Marevivo, WWF e Italia Nostra), apre in prospettiva all'edificazione gran parte della fascia costiera, sia lato Laguna che lato mare, e sacrifica in particolare le aree oggi scarsamente edificate(Cala Grande, Cala Piccola, Cala Moresca, Cannelle, Sbarcatello, ecc.). Parcheggi e servizi commerciali lungo le coste della laguna di Orbetello, in zone finora intoccabili.

LA SANATORIA - Oltre a tutto questo, l'esplicita previsione nel Piano Strutturale di una sanatoria delle centinaia di abusi edilizi avvenuti tra gli anni '70 e oggi (oltre 200.000 mc, nelle zone più delicate e in violazione di ogni vincolo) sanatoria che potrebbe presto diventare possibile grazie all'annunciato condono edilizio. Una vera e propria valanga di cemento, che in parte anticipa (indebitamente) le previsioni di un Piano Strutturale non ancora esecutivo, in parte le viola (non ci sono misure di salvaguardia) ed in buona parte è realizzata grazie a opinabili «varianti» al vecchio Prg.

CAPANNONI A CALA GALERA - Ma l'invasione edilizia dell'Argentario è già in atto. Con una serie di varianti al vecchio Prg, delibere, ecc. il Comune sta già realizzando il 50% di quanto previsto dal «futuro» Piano. L'elenco è terribile: 130.000 metri cubi di capannoni "industriali" a Cala Galera (per lo più rimessaggi per barche, le associazioni chiedevano di adottare tipologie architettoniche più adeguate al contesto!), un Peep - Piano Edilizia Economica e Popolare - (in progetto) a Porto Ercole per 34.000 mc., un complesso sportivo (stadio, campi di gioco, parcheggi, ecc.) a Le Piane, sul margine della Laguna, un complesso alberghiero di 15.000 mc sempre a Le Piane, un "centro multifunzionale" di 53.750 metri cubi nello storico giardino Iacovacci a Porto S. Stefano, un centro polisportivo di 16.000 mc in Val di Prato (in avanzata realizzazione), altri 6.500 mc di edilizia residenziale al Pozzarello. E poi 26.000 metri cubi a Cava Legni di Porto S. Stefano, 26 villini per 10.000 metri cubi a Terrarossa, a ridosso di un'area archeologica (in parte già realizzati, vedi foto), ulteriori zone Peep (Piano Edilizia Economica e Popolare) al Pozzarello e a Porto S. Stefano (in totale quasi 120.000 mc), 30 appartamenti per 9.000 m.c. a Poggio del Valle, Porto S. Stefano.

A COSA SERVE LA TUTELA PAESAGGISTICA? - «In questo panorama c'è da chiedersia cosa serva mai la tutela paesaggistica - insorgono le associazioni ambientaliste -, debolmente esercitata dalla Sopraintendenza di Siena. E sarebbe forse il caso di riflettere seriamente sulla politica della Regione Toscana negli ultimi 20 anni». Mentre Vittorio Emiliani, del «Comitato per la Bellezza», accusa il «partito dei geometri» che spadroneggia in Maremma.

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